Bologna. Chiude Fico, «ma non sarà per sempre». Polemiche dalla minoranza

Curiosità
  • 17 febbraio 2024

BOLOGNA. Annuncio ai naviganti (del web): Fico, la Fabbrica italiana contadina sorta alle porte di Bologna con grandissime ambizioni, “chiude”. Sui social, il parco agroalimentare ha annunciato ieri che “Fico chiude il 18 febbraio, ma non sarà per sempre”. Tornerà, come annunciato ormai mesi fa, e “sarà tutto nuovo, sarà tutto diverso”. Con invito seguente a rimanere collegati per avere “a breve” le date della nuova scommessa. Intanto domani sarà ancora aperto (come indica il calendario sul sito) fino alle 18. “Non è un addio ma un arrivederci, stiamo lavorando per un progetto più Fico”, viene scritto in una mail intercettata e diffusa dal consigliere metropolitano di minoranza Simone Carapia (Alleanza metropolitana). Che domanda in un comunicato: “E nessuno sa nulla? Specialmente le istituzioni che hanno investito denari e risorse su quello che doveva essere il fiore all’occhiello non solo di Bologna e dell’Emilia Romagna. Il sindaco Lepore e il presidente Bonaccini sanno qualcosa o dobbiamo imparare tutto a cose fatte da Farinetti e soci?”. Era il 21 settembre quando Oscar Farinetti, divenuto azionista di maggioranza del parco, in radio, a sorpresa, annunciava che Fico, nato per portare a Bologna tra i tre e i sei milioni di visitatori, si sarebbe trasformato, dopo uno stop di quattro mesi, in “Grand tour Italia”, un altro format. Seguirono giorni di bufera per le nebbie su un progetto che in sei anni di vita ha visto poche gioie e tanti rilanci e su cui tante componenti di Bologna avevano creduto e investito. Per il rilancio non sono bastati il biglietto d’ingresso, il ritorno all’entrata libera, eventi, serate a tema, manifestazioni.

“Fico cambia ma non chiude”. Dopo l’annuncio di Farinetti, il parco precisò subito il suo prossimo ‘cambio di identità’. Appuntamento a “primavera del 2024”. “L’idea di Gran Tour Italia è ormai conclamata, l’entusiasmo è palpabile”, si disse a fine settembre: Fico si avviava “a un’incredibile metamorfosi, cambiando nome e format per un viaggio senza precedenti attraverso la bellezza della biodiversità e delle tradizioni delle regioni italiane”. Il 3 ottobre, riecco Farinetti: “Chiuderemo il prossimo anno, per un mese o due, ristrutturiamo e facciamo una roba bellissima dedicata alle regioni. Una roba straordinaria”. Aggiungendo: “Credevo di aver dato una buona notizia ed è stata presa malissimo poi abbiamo spiegato ai sindacati che non chiude”. Il nuovo Fico si chiamerà ‘Grand Tour Italia’, “perché vorrei che fosse mondiale. Per presentare la biodiversità delle regioni, all’estero lo capiscono di più così che non Fabbrica italiana contadina”. In altre parole, era “arrivato il momento di fare questa operazione e poi a me, ogni tanto, piace cambiare i nomi, cambiare vita, cambiare attività”. Istituzioni e mondo economico rimasero a dir poco spiazzati e a lungo hanno chiesto garanzie sulla ‘nuova vita’ del parco assieme ai rappresentanti dei lavoratori. A metà ottobre Farinetti incontrò i sindacati assieme al sindaco Matteo Lepore. “Farinetti è qui per metterci la faccia, le risorse della propria famiglia, non scappa e credo che questo gli faccia onore”, disse il primo cittadino. Fu squadernata l’idea di farne diventare “piattaforma nazionale e internazionale” con un piano di comunicazione. Intanto, eventi di Halloween e Natale. Smontato il villaggio natalizio il 7 gennaio, ecco che ieri è arrivato l’annuncio dell’arrivederci.

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