Ravenna. Il Mar chiude il 2023 con aumento di visitatori del 54%

Cultura
  • 17 febbraio 2024

RAVENNA. Il 2023 si è chiuso con dati “estremamente incoraggianti” per il Mar-Museo d’arte della Città di Ravenna. L’anno, che ha visto l’inaugurazione della nuova sezione dedicata al mosaico contemporaneo con la collezione del 1959 e il ritorno della Biennale, registra 26.194 visitatori, cioè un +54% rispetto al 2022. Gli incassi da biglietteria segnano 105.272 euro (+99%), e c’è anche il +113% dei proventi da servizi aggiuntivi (bookshop, visite guidate e laboratori), 42.000 euro circa, “a testimonianza di una progettualità dinamica che ha accompagnato costantemente le attività espositive e ha visto il Mar quale luogo di incontro e dialogo fra le diverse realtà artistiche del variegato e vivace panorama culturale della città”, evidenzia il Comune. Che sottolinea poi come i dati del museo siano coerenti con quelli dell’ottava Biennale di Mosaico Contemporaneo: inaugurata il 14 ottobre 2023 e conclusa il 14 gennaio scorso, ha coinvolto i luoghi più suggestivi della città, 55 siti, tra cui musei, istituzioni pubbliche, scuole, spazi privati e gallerie d’arte che hanno ospitato mostre, installazioni, site-specific e conferenze. Ravenna per circa tre mesi è stata protagonista della scena del mosaico contemporaneo attirando artisti e studiosi da ogni parte del mondo in rappresentanza di 18 nazioni. Più di 190 artisti coinvolti (66 stranieri) in oltre 70 progetti espositivi, 14 conferenze e convegni. La Biennale ha anche oltrepassato i confini della città con mostre a Bologna, Faenza, Riccione, Sant’Alberto e a Fusignano. E moltissimi sono stati gli eventi pensati per i più piccoli. Il è Mar stato il fulcro della manifestazione con la mostra “Burriravennaoro”, , l’evento espositivo più importante dell’autunno ravennate: ha registrato 16.891 presenze e un incasso complessivo di 98.649 euro.

Tanti eventi

Il Comune non dimentica poi anche altri eventi organizzati, anche se citarli tutti, dice, è “impossibile”. La Facoltà di Beni culturali di Ravenna ha contribuito con il Mar alla realizzazione del convegno “Arte pubblica e mecenatismo contemporaneo” al Pala De André. Con 8.667 presenze si è chiuso l’evento espositivo dedicato al rapporto fra mosaico e design intitolato “Episodi di Mosaico Contemporaneo” ospitato a Palazzo Rasponi dalle Teste. E’ proseguita la collaborazione con l’Aimc-Associazione internazionale mosaicisti contemporanei con la tradizionale mostra-concorso “Opere dal Mondo” ai Chiostri francescani, nella Zona dantesca: è stata visibile per le quasi 70.000 persone che in quel periodo hanno visitato la Zona dantesca (conteggiate dalla telecamera installata alla Tomba di Dante che ha un raggio di azione di circa tre metri dalla porta di entrata del sepolcro). La Biblioteca Classense ha ospitato alla Manica lunga il Premio internazionale “GAeM Giovani Artisti e Mosaico” (sesta edizione) e, nella Sala del Mosaico, l’installazione di Zhanna Kadyrova-Palianytsia totalizzando 3.343 visitatori. Anche il Museo Nazionale di Ravenna, con 8.005 visitatori, ha accolto tre eventi della Biennale. L’Accademia di Belle Arti di Ravenna ha curato la mostra “A come Accademia. O come Oroburri; The war isn’tlove: Icone di guerra di un Dio invisibile. Emily Miller”; infine, nell’ambito del progetto Giovani Artisti e Mosaico si è svolto al Museo Nazionale il progetto “Residenze musive e Costellazione - Giovani connessioni creative - GA/ER Giovani Artisti - Emilia Romagna”, ospitato anche presso la cripta sommersa della Basilica di San Francesco.

«Protagonista di trasformazioni e sperimentazioni»

Il Mar ha anche ospitato la mostra “La memoria fisica della materia” e “Ettore Sottsass-La Città morta” curata dall’Associazione Dis-ORDINE di Ravenna, protagonista anche dell’azione di arte pubblica in via Portone. Apprezzate dal pubblico anche le mostre “Anemoni” della Fondazione Sabe per l’Arte, “Porta futurista” del collettivo ucraino Pomme de Boue che ha permesso di riaprire per questa Biennale uno spazio come il Molino Lovatelli; “Silvia Naddeo -Turbolenta” alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi a Riccione; “Dove abita l’uomo”, nella chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza; “Ti verrà dietro la città” al museo civico San Rocco di Fusignano; “Dalla materia la luce”, realizzata alla Raccolta Lercaro di Bologna, che è stata protagonista tra gli eventi di Art City. “Questi dati della Biennale appena conclusa- afferma l’assessore alla Cultura e Mosaico Fabio Sbaraglia- ci incoraggiano e ci confortano sulla strada intrapresa immaginando questo evento come occasione per rilanciare Ravenna quale luogo di incontro, dialogo e scambio tra le tecniche e i linguaggi del mosaico e le sperimentazioni artistiche più contemporanee. Un’intera città che si mobilita intorno al mosaico contemporaneo, coinvolgendo un pubblico numeroso e variegato, è stata una felice conferma. Allo stesso modo il 2023 ha rappresentato per il Mar un anno importante, di consolidamento della propria identità e del proprio ruolo in città innanzitutto come centro culturale. Il museo continuerà anche nei prossimi anni ad essere protagonista di trasformazioni e sperimentazioni che nelle nostre intenzioni sono tese a rafforzare e rilanciare ulteriormente la sua importanza e la sua presenza sul panorama culturale, non solo locale”.

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