L’arte del manifesto: Bianchi, Cenni e Gruau, crociere alla romagnola
Trascorrere un periodo di vacanza a bordo di una nave da crociera comprende un’ampia serie di vantaggi: trasporto, alloggio, ristorazione, intrattenimento, svago e riposo a bordo, escursioni a terra e tanto altro, sempre in condizioni di massima protezione. L’insieme crea quel relax globale tutelato oggi molto apprezzato. La conferma del successo è il numero di passeggeri che passa dai 2 milioni della fine degli anni Ottanta ai 30 del 2019.
La storia del “crocerismo” nazionale assume risalto dalla fondazione di “Italia Flotte Riunite” nel 1932, la quale comprende sotto un’unica bandiera le tre principali compagnie di navigazione italiane dell’epoca: la Navigazione Generale Italiana di Genova, la Lloyd Sabaudo di Torino e la Cosulich di Trieste. Con la costituzione della finanziaria marittima “Finmare” del 1936, Lloyd di Trieste, Adriatica di Venezia e Tirrenia di Napoli si aggiungono alla Flotta di Stato. Il nuovo assetto fornisce servizi di linea nel Mediterraneo, per l’America, l’Africa, l’Estremo Oriente e l’Australia oltre all’attività croceristica.
Il successo è legato anche allo “stile italiano” raffinato e confortevole dei servizi e degli arredi oltre alle novità tecniche impiegate per la sicurezza. Nell’opera di diffusione del messaggio pubblicitario dell’attività della flotta sono chiamati importanti artisti italiani, tra i quali Alberto Bianchi (Rimini 1882-Milano1969) il quale realizza i manifesti per le Crociere nel Mediterraneo con la motonave “Oceania” della Cosulich Line del 1933 e per Italia Flotte Riunite-Cosulich nel 1935.
A Milano dove si trasferisce dopo gli studi a Roma, Bianchi diventa il ritrattista ufficiale di Casa Savoia ed è molto richiesto dalla nobiltà e dalla ricca borghesia industriale lombarda. Pittore di seducenti figure femminili come le sorridenti ragazze sulle navi, rese con tratto veloce e sicuro nell’armonia di colori vivace e brillante, immerse in atmosfere luminose, deve la sua fama internazionale all’attività di illustratore e cartellonista che sviluppa fra le due guerre mondiali. È l’artefice di splendidi manifesti pubblicitari molti dei quali dedicati a Rimini ai quali si aggiungono cartoline, calendari per vari marchi e illustrazioni per riviste e giornali ad ampia diffusione. Si muove molto sia in Italia che all’estero, Francia, Germania, Inghilterra, Egitto per eseguire i decori del Teatro di re Fuad e America Latina dove ritrae Alfred Nobel.
Italo Cenni (Milano 1874 - Colmegna di Luino, 1956) figlio dell’imolese Quinto Cenni a Milano dal 1867, pittore e celebre illustratore di scenografie di guerra, soldati e uniformi, affianca il padre nell’attività editoriale e artistica, pubblicando per l’editore Vallardi album e cartoline di soggetto militare oltre ad essere apprezzato come ritrattista e pittore. Anche lui negli anni Trenta, impiegando una grafica straordinariamente efficace, realizza una serie di magnifici manifesti per le compagnie che fanno capo a Finmare. Andando all’estero, la Compagnie Maritime des Chargeurs Réunis nata nel 1872 a Le Havre operante con il Sud-America poi, in seguito a diverse acquisizioni, con l’Africa, gli Stati Uniti e l’Indocina, prima di diventare compagnia aerea alla fine degli anni ’50 e diversificare completamente l’attività, si affida a Renato Zavagli Ricciardelli in arte Renè Gruau (Rimini 1909-Roma 2004) per la pubblicità delle sue navi. Il celebre illustratore, uno dei più grandi artisti pubblicitari del XX secolo – riferimento per le più prestigiose aziende del settore della moda, dei produttori di accessori, cosmetici, oggetti di lusso, tessuti, filati, per gli spettacoli del Lido di Parigi e tanti altri – realizza l’affiche che è la splendida sintesi grafica della parola: relax... Un’ampia selezione della sua formidabile produzione, da lui stesso donata nel 2000, costituisce lo “Spazio Gruau”, una delle attrazioni esclusive del Museo della Città di Rimini.