Forlì, “Sentieri di Legalità”: giovedì 8 maggio lo spettacolo di Davide Enia

Cultura
  • 23 aprile 2025

Si concluderà giovedì 8 maggio l’esperienza formativa innovativa che ha coinvolto due classi terze dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Marconi” di Forlì, la 3a A elettronica e la 3a C meccatronica, che hanno aderito alla proposta dell’Assessore alla legalità del Comune di Forlì, Emanuela Bassi, di fungere quali classi apripista al progetto “Sentieri di Legalità”.

Promosso da For-B cooperativa sociale, l’iniziativa ha per tema la legalità e la diffusione di valori quali la partecipazione attiva e democratica. Nel primo incontro, tenuto nel dicembre dello scorso anno, si è parlato soprattutto di mafia, con Simona Palo, Ambasciatrice della Fondazione Falcone per l’Emilia Romagna, che è riuscita con una narrazione avvincente a coinvolgere gli studenti. Il secondo momento in cui il progetto è articolato si è svolto l’8 febbraio e ha visto quale protagonista l’ex Questore Calogero Germanà, insignito della medaglia d’oro al valor civile per la sua attività contro la mafia.

Il 24 marzo le due classi, accompagnate dal vicepreside Gianluca Parisi e dalla professoressa Donatella Rabiti, hanno visitato la Casa della Legalità, un bene confiscato sito in viale dell’Appennino 282 a Forlì, con struttura e adiacente campo agricolo di circa sei ettari. L’incontro è stato guidato da Mauro Marconi, Presidente di For-B, la cui cooperativa fa parte dell’ATS Terra Libera e Solidale, soggetto gestore del complesso confiscato. A tutti gli incontri sono intervenuti l’assessora alla Legalità Emanuela Bassi, l’ex Questore di Forlì, Calogero Germanà, Maurizio Gioiello e Simona Palo.

Quarto e ultimo evento, fissato per la serata di giovedì 8 maggio, sarà la visione dello spettacolo teatrale “Autoritratto”, di e con Davide Enia, che andrà in scena al “Teatro Piccolo”. Il 19 luglio 1992, cinquantasette giorni dopo l’uccisione di Giovanni Falcone, un’autobomba esplose in via D’Amelio: morirono il giudice Paolo Borsellino e i cinque membri della scorta.

A quasi 33 anni dalle stragi mafiose, Davide Enia racconterà l’impatto di Cosa Nostra sulla vita di persone, di cittadine e cittadini, per tracciare «un Autoritratto intimo e collettivo» di una comunità costretta a convivere con la continua epifania del male.

Per diverse ragioni, la mafia è stata minimizzata, sottostimata, banalizzata, rimossa o, al contrario, mitizzata. Ovvero: non è mai stata affrontata per quello che è. La dittatura del silenzio rende la logica del potere pronta ad aggredire e a imporsi con maggiore facilità. Affrontare Cosa Nostra per davvero significa iniziare un processo di autoanalisi, vale a dire non volere capire in assoluto la mafia in sé, quanto cercare di comprendere la mafia in noi.

Lo spettacolo prenderà poi in esame un caso particolare, un vero e proprio spartiacque nella coscienza collettiva: il rapimento e l’omicidio di Giuseppe di Matteo, il bambino figlio di un collaboratore di giustizia, rapito, tenuto per 778 giorni in prigionia in condizioni spaventose e infine ucciso per strangolamento per poi venire sciolto nell’acido. Una storia disumana che si configura come l’apparizione del male, siamo in presenza dell’orrore, di una ferocia smisurata, di una linea di azioni così abiette che rende impossibile ogni aggettivazione. E su tutto vibra il sacrificio di una vittima innocente. “Autoritratto” è quindi una tragedia, una orazione civile, un processo di autoanalisi personale e condiviso, un confronto con lo Stato, una serie di domande a Dio in persona. Per questo, è un autoritratto al contempo intimo e collettivo.

Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti. Per prenotazioni: infoupg@comune.forli.fc.it

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