Dialogo della pittura e di un islandese

Cultura
  • 02 agosto 2024

di RICCARDO BELLONI

La Galleria Pallavicini22, a Ravenna, presenta la mostra “Erro-r vacui. Dialogo della pittura e di un islandese”, a cura di Roberto Pagnani e Silvia Pegoraro, fino al 4 agosto (dal martedì al sabato, dalle 19 alle 22). Sono in mostra 6 opere di Errò (nome d’arte, nato in Islanda nel 1932), della collezione Ghigi-Pagnani, e antiche foto di questa. Nell’esaustivo catalogo, in omaggio ai visitatori, Pegoraro presenta l’artista, mentre Pagnani narra la storia della collezione. Il sacro e il profano, l’orrido e il bello, il reale e il visionario, si incontrano con illimitata arbitrarietà figurativa, nei lavori di Errò, che tendono a esprimere il “funzionamento simbolico” e l’ambiguità dell’inconscio. È impossibile descrivere in succinto la sua variegata produzione: non a caso il catalogo, oltre alla brillante carriera, alle mostre da Parigi a New York, e altro ancora, presenta pure illustrazioni di opere diverse da quelle esposte. In effetti, i lavori di Errò, vanno da un’attività grafica quasi maniacale al collage; dal tardo surrealismo alla Pop Art; dall’umorismo anticonformista e fumettistico a scene spettrali dove macchine e mostri inquietanti si fondono e confondono insieme; da immagini rigorosamente dipinte al rifiuto dei principi estetici e formali, o alla demistificante libertà combinatoria dei murales e di certi graffitisti: dove traspare anche qualche messaggio di natura sociale, come la critica al consumismo e a un “sistema” che, surrettiziamente, impone un “modus vivendi’” e una visione del mondo strumentali al potere politico ed economico.

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