Alfonsine e quell’estate del 1987

Cultura
  • 03 dicembre 2024

di Fabio Pagani

La partecipazione al “Roma crime fest”, tenutosi nelle scorse settimane nella capitale, a Cinecittà World, avrebbe dovuto rappresentare per Marcello Monti, di per sé, un traguardo. Invece c’è stato molto di più.

Monti, classe 1973, vive da sempre ad Alfonsine; maturità scientifica a Lugo, poi l’iscrizione all’università di Ferrara e, quasi a rappresentare una prima svolta personale, la scelta di intraprendere un’altra strada. Marcello diventa parrucchiere e, da 25 anni a questa parte, lavora come socio nel salone “Gabriella Parrucchieri” di Punta Marina, nei lidi ravennati. Compagno di vita di Natascia, ha un figlio, Massimiliano.

Dicevamo, però, di quel festival romano al quale Marcello si è ritrovato, quasi catapultato in qualcosa di insperato, almeno fino a qualche tempo fa. Agosto 2023, esce il primo romanzo di Monti, “La ragazza di via Idro”: un giallo nel quale convivono tre nuclei narrativi che ruotano attorno alla famiglia Bertelli, all’ispettrice Bissotti e, appunto, ad una giovane donna vittima di violenza. Il tutto, legato da una truffa di cui cadono vittima Giorgio ed Enrica Bertelli, coprotagonisti di una vicenda che intreccia il triplice filone senza, però, lasciare il lettore in balìa degli eventi. Lettura agevole, avvincente e sempre fresca.

Da quell’agosto di un anno e mezzo fa, Monti ha fatto conoscere la propria opera: prima presentazione all’Università per adulti “Pagani” di Alfonsine, poi altre, sempre nella provincia. Si aggiungeranno interviste via web da parte di blogger specializzate nel settore della giallistica: una di queste, Michela Ippolito, ha recensito molto positivamente il romanzo del nostro autore, suggerendogli di partecipare al contest del “Roma crime fest”. Monti si candida e rientra fra i 100 autori selezionati per il concorso, 24 dei quali in posizione utile per l’evento romano; fra questi, soltanto 10 accedono alle semifinali. Marcello c’è. Supera anche il penultimo step e, arrivato in finale, si piazza al quarto posto.

Già questo basterebbe al nostro per tornare a casa molto soddisfatto. E invece la giornata gli riserva il botto finale: Monti ottiene il primo premio nella sezione speciale dedicata al genere giallo, “Nero su bianco. Racconti di crimine, terrore e misteri”, promosso dalla casa editrice sponsor dell’evento, la Pav Edizioni.

Il suo racconto si intitola “Quell’estate dell’87” e riguarda una nota, e tragica, vicenda di cronaca nera che colpì un ragazzo di Alfonsine.

Alla consegna della targa, Marcello Monti è parso incredulo, sicuramente stupito, per avere conquistato il primo posto, precedendo altri autori che fanno della scrittura quasi un lavoro a tempo pieno.

Lasciamo Roma verso le 18, cercando di declinare lucidamente quanto accaduto. Ma, forse, per Marcello il momento dell’analisi razionale deve ancora venire, mentre noi, grati per averlo accompagnato in questa avventura, confidiamo che il suo prossimo progetto editoriale – stanno bollendo in pentola diverse novità – possa vedere la luce quanto prima.

“La ragazza di via Idro” e “Quell’estate dell’87” sono due prodotti narrativi pregevoli, che portano con sé non soltanto la passione e l’entusiasmo di Marcello (sarebbe un’opinione troppo riduttiva e ingiusta), ma tanto lavoro di formazione, autoformazione e crescita che fanno di Monti, senza dubbio, uno scrittore che ha, e avrà, ancora molto da raccontare.

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