Concessioni nei lidi ravennati: sconto sui canoni
Non è una scelta di poco conto quella fatta da Autorità portuale e comunicata agli operatori interessati: una rivoluzione nelle concessioni demaniali che abbassa gli importi per le attività e permette concessioni più lunghe (fino a vent’anni, contro i quattro ordinari) per chi investe. Si tratta di un passaggio fondamentale soprattutto per due paesi: Porto Corsini, la cui buona parte di superficie ricade sotto l’egida di Autorità portuale, e Marina di Ravenna che conta decine di attività vicino al canale. Senza dimenticare Marinara. In passato alcune attività, alcune molte conosciute, hanno chiuso i battenti proprio a causa dell’aumento dei canoni concessionari. Ora l’ente di via Antico Squero annuncia la scelta di «abbassare in modo significativo i canoni di concessione attuali (soprattutto per le concessioni di tipo turistico, ricreativo e commerciali)». La scelta più importante per il futuro dei due paesi, e in questo caso soprattutto di Marina di Ravenna, è però soprattutto la possibilità di concessioni, anche ventennale, in caso di impegno ad investire sul bene demaniale. La durata della concessione sarà quindi commisurata in relazione agli investimenti effettuati sul bene.
La situazione attuale
Ci sono tantissimi edifici a Marina di Ravenna che, a seguito di una rinuncia della concessione, sono degradati. Concessioni brevi scoraggiano gli investitori che non vedono il vantaggio di un investimento. Ex ristoranti, aree un tempo dedicate alla pesca, persino un ex cinema: da questa possibilità potrebbe arrivare un nuovo impulso agli investimenti su un paese che da anni li aspetta. Inoltre lo scorso anno Autorità portuale aveva fatto il punto della situazione sui lavori da portare avanti, anche da parte sua. C’era ad esempio l’idea di creare un parcheggio nell’area Ex Rana, vicinissima al traghetto. Una commistione di interventi pubblici e privati, unita al rinato interesse della zona che gravita attorno al «bacino pescherecci, potrebbe davvero essere decisiva per Marina di Ravenna. La durata della concessione sarà quindi commisurata in relazione agli investimenti effettuati sul bene. Il regolamento dà attenzione anche al comparto della cantieristica navale che in questi anni ha vissuto grandi difficoltà.«L’obiettivo, condiviso con l’amministrazione comunale, che abbiamo tenuto presente nella redazione di questo nuovo regolamento - dice il presidente di Ap Daniele Rossi che ringrazia per il supporto anche la Capitaneria – è stato quello di arrivare ad una riduzione dei canoni per gli edifici turistici e commerciali e di recuperare il nostro patrimonio demaniale attraverso il coinvolgimento dei privati.. L’interesse suscitato in queste prime settimane ci fa essere ottimisti».