“Tutti i vantaggi dell’euro digitale”: la relazione della vice direttrice generale della Banca d’Italia a Cesenatico

Cesenatico
  • 12 ottobre 2024

«L’euro digitale sarebbe moneta in tutto e per tutto, quindi sia mezzo di pagamento sia riserva di valore. Se la funzione di riserva di valore prevalesse su quella di mezzo di pagamento, la conversione eccessiva di depositi in moneta digitale potrebbe determinare dei cambiamenti nella struttura dei bilanci bancari». La vice direttrice generale di Bankitalia Chiara Scotti ha tracciato un quadro a tutto tondo dell’euro digitale in un incontro questa mattina a Cesenatico. L’occasione è stata costituita dal convegno “Il Valore della prossimità. Il Credito cooperativo a cinque anni dalla costituzione dei Gruppi Bancari Cooperativi. Bilanci e prospettive”.

La moneta digitale

Sottolinea Scotti nel suo intervento: «Circa due terzi dei pagamenti disposti con carta nell’area dell’euro è regolato tramite schemi internazionali, le cui commissioni nell’Unione Europea sono quasi raddoppiate tra il 2016 e il 2021. Quindi abbiamo bisogno dell’euro digitale per mantenere il sistema dei pagamenti europeo sicuro, efficiente, accessibile e all’avanguardia per rispondere ai cambiamenti in atto e alle esigenze di tutti (persone, imprese e intermediari), per garantire a ciascuno la possibilità di avere una piena “cittadinanza digitale” in un mondo che cambia sotto i nostri occhi e per promuovere l’autonomia strategica della nostra area monetaria».

Un unico mezzo di pagamento

Tra i benefici, il primo è la facilità di utilizzo. «Una moneta digitale di banca centrale - continua Scotti - semplificherebbe la vita delle persone offrendo un unico mezzo di pagamento accettato da tutti e ovunque nell’area dell’euro. Oggi invece questo beneficio è offerto solo dalle banconote, che però hanno il limite intrinseco di poter essere scambiate solo di persona e in punti vendita fisici. Immagino che viaggiando abbiate avuto esperienze simili alle mie in cui la vostra carta di pagamento viene rifiutata perché il punto vendita accetta solo carte di debito emesse dal circuito nazionale del Paese in cui vi trovate. Al contrario, l’euro digitale aiuterebbe a superare questa frammentazione: sarebbe utilizzabile dai cittadini per qualsiasi tipo di transazione, dagli acquisti nei negozi fisici a quelli online, per i pagamenti alla pubblica amministrazione o per i trasferimenti tra privati e in qualunque città o Paese dell’area dell’euro».

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