Sogliano, due fratelli arrestati per hashish destinato in riviera

L’acquirente è stato intercettato in Riviera. Ma da Cesenatico, per risalire ai fornitori,fli agenti della polizia sono dovuti salire fino alle colline di Sogliano al Rubicone. Arrestati, ed accusati di detenzione ai fini di spaccio, ora ci sono due fratelli, che entro la fine del mese risponderanno per direttissima dell’accaduto davanti al Tribunale di Forlì.

I due abitano a Sogliano al Rubicone, il più giovane ha 28 anni ed il più vecchio invece ne ha 50. Lavorano tutti e due in riviera: uno come cameriere ed uno come operaio, in differenti aziende del comparto artigianale e turistico.

Per arrivare a loro gli investigatori hanno compiuto un servizio che ha richiesto tempo e pazienza.

Hanno intercettato, a Cesenatico, un acquirente italiano di hashish. Aveva in tasca un quantitativo per uso personale. La scelta poteva essere quella di cercare di fargli confessare da chi avesse acquistato lo stupefacente. Invece, anche se è servito molto più tempo, dagli atti poi presentati dalla Procura al giudice, risulta che gli investigatori hanno iniziato a seguire le tracce della targa della vettura che l'italiano aveva avvicinato per comprare quel “tocchettino” di fumo.

Tra telecamere e pedinamenti eseguiti, l’auto sospetta li ha condotti fino a Sogliano al Rubicone. Nella casa dove abitano da tempo i due fratelli di origine marocchina; e dove, una volta intuito che i due potessero essere in possesso di altra droga, gli investigatori hanno deciso di intervenire.

In otto poliziotti si sono presentati al mattino di buon ora per identificare i due fratelli e soprattutto per dare la caccia allo stupefacente.

Alla fine in casa sono stati trovati 400 grammi di hashish. E per i due fratelli sono scattate le manette. Se da un lato la droga poteva apparire nel pieno ed esclusivo possesso del 50enne, dall’altra il fratello più giovane aveva nel telefono numerosi messaggi che lasciavano trasparire come anche lui fosse un possibile punto di riferimento per gli acquirenti.

Di certo per ora c’è che il giudice Elisabetta Giorgi ieri mattina ha convalidato le manette per i due fratelli. L’accusa di detenzione a fini di spaccio verrà discussa a fine mese, con i due fratelli che saranno difesi in aula dall’avvocato Alessandro Sintucci.

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