Natale a Cesenatico: molte prenotazioni, ristoratori soddisfatti e fiduciosi

cesenatico
antonio lombardi
Una vigilia e un Natale da passare anche a tavola in compagnia.
Il pesce
Il mare calmo e la pesca dei giorni che hanno preceduto il Natale hanno consentito di avere a disposizione una certa quantità e una discreta varietà di prodotti ittici da commercializzare e da portare in tavola. Così nelle pescherie locali a partire da quella comunale in corso Garibaldi si trova tutto quanto serve per preparare il classico cenone. E dove le massaie possono avere già pronto il pesce pulito, sfilettato e condito da mettere subito in forno o in padella. Stefano Casali e i fratelli Brighi, contitolari di banchi presenti nella pescheria assicurano: «Di pesce ce ne è per tutte le tasche. Certo che quello che si usa in questo periodo ha prezzi maggiori, come ad esempio di rombi, sogliole, branzini, code di rospo, mazzancolle, canocchie grosse, calamari... Noi serviamo anche una clientela, ancor di più sotto le festività natalizie, che arriva da Bologna, Modena, Reggio Emilia per comprare il pesce. Diversi hanno la casa al mare e sono qui per le feste. Ci sono poi quanti vengono ad acquistare il pesce delle città vicine e dai paesi dell’entroterra». «Se poi uno si adatta - suggerisce aggiungendo Casali - fa la spese con 10-20 euro per preparare da mangiare per quattro - cinque persone. Anche in questo caso con prodotto nostrano: triglie e mazzole 12 e 8 euro al chilo, zanchette a 5, moletti a 8,50, merluzzi a 11,50, canocchie piccole da sugo, vongole a 7,50».
I ristoranti
Ma questi sono giorni, soprattutto a Santo Stefano, dove i ristoranti in genere e quelli di pesce in particolare la fanno da protagonisti. In tanti arrivati da fuori, ma anche residenti in zona, siederanno ai tavoli dei ristoranti, dove l’offerta principe è la cucina marinara, per la quale Cesenatico è rinomata.
«Quest’anno siamo partiti già a novembre con le prenotazioni - riferisce Andrea Bartolini, giovane patron della catena di ristoranti e osterie stellati Michelin -. C’è una grande richiesta nei nostri cinque locali che abbiano tra Cesenatico, Cervia Milano Marittima e Bologna. Siamo tornati al livello del pre Covid, forse anche un tantino meglio. Certo la crisi c’è, continua a pesare nelle tasche delle famiglie - riconosce - tuttavia noi come ristorazione possiamo dirci soddisfatti. La Buca a Cesenatico sta lavorando davvero bene, così il ristorante osteria che abbiano a Bologna, la Terrazza Bartolini a Milano Marittima. Il giorno di Natale terremo chiuso, come sempre facciamo, anche per dal modo a noi e ai nostri 110 dipendenti di trascorrerlo in famiglia».
Marcello Bartolini, chef dello storico ristorante “Punta Nord” di viale Cavour nonché presidente dell’associazione dei ristoratori Arice, assicura: «Abbiamo una buona scorta di pesce nostrano in cucina, in questi giorni i pescherecci ne hanno messo di buona qualità nelle reti. Per Natale e Santo Stefano i posti a tavola li abbiamo ancora, ma sono rimasti pochi. Più a rilento quelli per il Capodanno, anche se sempre più si è soliti prenotare agli sgoccioli, negli ultimi giorni».
Altrettanto storica e rinomata l’Osteria da Beppe in centro, in via Saffi, dove il titolare Enrico Spada spiega: «Noi lavoriamo soprattutto con la nostra clientela perlopiù consolidata, ma più in generale i segnali quest’anno sono buoni. Il pesce non manca. C’è stata gente anche prima di Natale, con anche molti residenti del posto che vengono a mangiare da noi. Parlando con i miei colleghi abbiano notato che sono tornate a farsi anche le cene aziendali, quelle con lunghe tavolate, come era prima del Covid». Ma non solo: «Gestiamo da un anno e mezzo anche un bed & breakfast, “Le stanze di Caterina”, in zona Boschetto e devo riconoscere che anche sotto questo aspetto il sentore è positivo. C’è interesse per Cesenatico; la gente chiama e c’è richiesta. Non potremmo che essere soddisfatti noi e la clientela che viene a visitare Cesenatico e sedere a tavola nei nostri ristoranti».
Una vigilia e un Natale da passare anche a tavola in compagnia.
Il pesce
Il mare calmo e la pesca dei giorni che hanno preceduto il Natale hanno consentito di avere a disposizione una certa quantità e una discreta varietà di prodotti ittici da commercializzare e da portare in tavola. Così nelle pescherie locali a partire da quella comunale in corso Garibaldi si trova tutto quanto serve per preparare il classico cenone. E dove le massaie possono avere già pronto il pesce pulito, sfilettato e condito da mettere subito in forno o in padella. Stefano Casali e i fratelli Brighi, contitolari di banchi presenti nella pescheria assicurano: «Di pesce ce ne è per tutte le tasche. Certo che quello che si usa in questo periodo ha prezzi maggiori, come ad esempio di rombi, sogliole, branzini, code di rospo, mazzancolle, canocchie grosse, calamari... Noi serviamo anche una clientela, ancor di più sotto le festività natalizie, che arriva da Bologna, Modena, Reggio Emilia per comprare il pesce. Diversi hanno la casa al mare e sono qui per le feste. Ci sono poi quanti vengono ad acquistare il pesce delle città vicine e dai paesi dell’entroterra». «Se poi uno si adatta - suggerisce aggiungendo Casali - fa la spese con 10-20 euro per preparare da mangiare per quattro - cinque persone. Anche in questo caso con prodotto nostrano: triglie e mazzole 12 e 8 euro al chilo, zanchette a 5, moletti a 8,50, merluzzi a 11,50, canocchie piccole da sugo, vongole a 7,50».
I ristoranti
Ma questi sono giorni, soprattutto a Santo Stefano, dove i ristoranti in genere e quelli di pesce in particolare la fanno da protagonisti. In tanti arrivati da fuori, ma anche residenti in zona, siederanno ai tavoli dei ristoranti, dove l’offerta principe è la cucina marinara, per la quale Cesenatico è rinomata.
«Quest’anno siamo partiti già a novembre con le prenotazioni - riferisce Andrea Bartolini, giovane patron della catena di ristoranti e osterie stellati Michelin -. C’è una grande richiesta nei nostri cinque locali che abbiano tra Cesenatico, Cervia Milano Marittima e Bologna. Siamo tornati al livello del pre Covid, forse anche un tantino meglio. Certo la crisi c’è, continua a pesare nelle tasche delle famiglie - riconosce - tuttavia noi come ristorazione possiamo dirci soddisfatti. La Buca a Cesenatico sta lavorando davvero bene, così il ristorante osteria che abbiano a Bologna, la Terrazza Bartolini a Milano Marittima. Il giorno di Natale terremo chiuso, come sempre facciamo, anche per dal modo a noi e ai nostri 110 dipendenti di trascorrerlo in famiglia».
Marcello Bartolini, chef dello storico ristorante “Punta Nord” di viale Cavour nonché presidente dell’associazione dei ristoratori Arice, assicura: «Abbiamo una buona scorta di pesce nostrano in cucina, in questi giorni i pescherecci ne hanno messo di buona qualità nelle reti. Per Natale e Santo Stefano i posti a tavola li abbiamo ancora, ma sono rimasti pochi. Più a rilento quelli per il Capodanno, anche se sempre più si è soliti prenotare agli sgoccioli, negli ultimi giorni».
Altrettanto storica e rinomata l’Osteria da Beppe in centro, in via Saffi, dove il titolare Enrico Spada spiega: «Noi lavoriamo soprattutto con la nostra clientela perlopiù consolidata, ma più in generale i segnali quest’anno sono buoni. Il pesce non manca. C’è stata gente anche prima di Natale, con anche molti residenti del posto che vengono a mangiare da noi. Parlando con i miei colleghi abbiano notato che sono tornate a farsi anche le cene aziendali, quelle con lunghe tavolate, come era prima del Covid». Ma non solo: «Gestiamo da un anno e mezzo anche un bed & breakfast, “Le stanze di Caterina”, in zona Boschetto e devo riconoscere che anche sotto questo aspetto il sentore è positivo. C’è interesse per Cesenatico; la gente chiama e c’è richiesta. Non potremmo che essere soddisfatti noi e la clientela che viene a visitare Cesenatico e sedere a tavola nei nostri ristoranti».