Cesenatico, insulti in dialetto: imbrattata la lapide dedicata a Garibaldi

Non si sa se si tratti di teppisti scriteriati, o di una o più persone con un disagio psichico o sociale. Fatto sta che negli ultimi tempi sono stati presi di mira con danneggiamenti e imbrattamenti monumenti, lapidi, murales, vetrate di uffici pubblici e privati presenti nel centro storico. Sarà la collettività a doversi fare carico delle spese per porvi rimedio.
Ultimo gesto insano della serie l’imbrattamento della lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi in piazza Ciceruacchio, nel punto lungo il porto canale che ricorda l’avvenuto imbarco, nell’agosto del 1849 da Cesenatico a Comacchio. Sono apparse frasi disconnesse tracciate sul marmo in pennarello nero. Scritte in dialetto stentato, con l’aggiunta di un più d’un improperio non si sa bene chi rivolto. Probabilmente visto la grafia e il gergale potrebbe essere opera di persona non più tanto giovane. Al più presto la lapide commemorativa verrà ripulita.
Nei giorni scorsi, ancora, un uomo con problemi psichici già noti aveva raccolto sassi in strada per poi scagliarli di notte contro alcune vetrine di edifici del centro, mandandole in frantumi. L’intervento dei carabinieri ha fatto sì che l’uomo, che si era nel frattempo ferito coi vetri rotti, fosse individuato e trasportato con ambulanza in ospedale. Mesi fa invece nel grande murales di Walter Masotti in piazzetta Delle Erbe, restaurato anni fa, è apparsa tracciata una svastica che, se anche non appariscente ha sfregiato il dipinto. In questo caso, come ha evidenziato il sindaco Matteo Gozzoli, per rimediare al danno si dovrà far ricorso a un restauratore con un certo costo a carico della comunità.