Cesenatico, colonie di Ponente: il Comune boccia la proposta del gruppo Falkensteiner

Il Comune ha bocciato la proposta di Accordo di programma in deroga ai piani urbanistici comunale e provinciali (Pug e Ptcp), presentata dal gruppo altoatesino Fmtg -Falkensteiner Michaeler Tourism Group-, per trasformare cinque colonie di Ponente di cui è venuto in possesso. Nella sostanza l’amministrazione comunale dice no alla proposta nuovi appartamenti nella zona dello colonie di ponente per auspicare, invece la creazione di strutture turistiche, la nascita di infrastrutture di servizio (palestre, campus, ristoranti residence...) sulla base di quanto come prevede il Pug.

La proposta di partenza

Negli scorsi mesi il gruppo altoatesino Falkensteiner ha presentato al Comune di Cesenatico una proposta di accordo di programma in variante al Pug e al Piano Provinciale che riguarda 5 colonie attualmente in stato di abbandono. Si tratta delle Paolo VI, della Leone XIII (a suo tempo una gran bella colonia anche dal punto di vista architettonico) e ancora, la “Maria Sole”, l’Adriatica e la Santarcangiolese. La proposta prevedeva la realizzazione di un hotel da 113 camere come anche 4 nuovi condomini per un totale complessivo di 96 appartamenti. Relativamente alla parte pubblica, si proponeva di eliminare una parte di viale Colombo (nel tratto compreso tra piazza Marco Polo e via Magellano) trasferendo la viabilità su via De Balboa (quella che corra a fianco del muro di Atlantica) con la realizzazione di 96 parcheggi e di due percorsi uno ciclabile e uno pedonale da via Vespucci a via Magellano.

I nuovi edifici vedevano la futura realizzazione fronte mare, cosa che, viene fatto notare, è in contrasto con la strategia del Pug che prevede invece l’arretramento degli edifici dalla linea di costa per mettere in sicurezza l’abitato dalle mareggiate e per migliorare l’accesso alla spiaggia (considerato peraltro la continua erosione dell’arenile).

Il Comune

L’Amministrazione comunale ha comunicato alla società proponente come il progetto non rispetti la strategia del Pug «sia per le destinazioni d’uso richieste, sia per la città pubblica», dato che «prevede importanti e impattanti modifiche non ritenute condivisibili (i condomini sul mare) e di pubblico interesse, alla luce anche della strategia del nuovo Waterfront di Ponente in costruzione». In questa area specifica la nota stampa dell’amministrazione comunale: «Il Pug non prevede la destinazione residenziale ma incentiva e premia l’insediamento di strutture turistiche a supporto del turismo (ristoranti, palestre, residence...)».

Proposta aggiuntiva

La richiesta partita sempre dal gruppo FMTG prevedeva anche un secondo stralcio, da realizzarsi su aree oggi non di proprietà del gruppo proponente, che avrebbero portato complessivamente alla realizzazione di un hotel da 113 camere, di 8 condomini (raddoppiati) da realizzare fronte mare per un totale di 157 appartamenti, 93 appartamenti turistici e un ristorante con un’ipotesi di opere pubbliche extra per circa 4,9 milioni. Al riguardo l’Amministrazione precisa: «Stante le norme del Piano l’hotel, il ristorante e i residence sono pienamente ammissibile senza necessità di accordi di programma in deroga allo strumento urbanistico comunale e provinciale». Ma in generale l’amministrazione invita alla revisione complessiva del progetto sia per la parte residenziale, sia per la deviazione di via Colombo, che per lo spostamento dei volumi.

Gozzoli difende il Pug

Il sindaco Matteo Gozzoli evidenzia poi, come nel caso in cui la proposta del gruppo Falkensteiner venisse attuata così come è stata presentata, anche gli altri proprietari delle quaranta colonie o ex colone presenti in viale Colombo potrebbero accampare e avere diritto lo stesso trattamento. Il risultato sarebbe della decuplicazione del numero degli appartamenti ed edificato in riva al mare. «L’amministrazione ha fatto scelte ben precise nel Pug – precisa Gozzoli- vogliamo guidare una trasformazione del comparto della città delle colonie di Ponente che guardi al futuro con attenzione agli impatti ambientali, alla difesa del territorio e soprattutto con la volontà di fare di Ponente un grande contenitore turistico che dovrà caratterizzare la zona nord di Cesenatico come un’area a vocazione naturalistica, verde, dotata di ampi spazi verdi e di spiagge libere».

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