Assolti l’ex sindaco Roberto Buda e il dirigente all’urbanistica Vittorio Foschi (all’epoca a Cesenatico e ora a Riccione). Una multa di piccola entità per la proprietaria del Grand hotel Da Vinci, Luciana Perugini vedova Batani (500 euro), e per il direttore dei lavori Alessandro Franchi (400 euro, l’unico per il quale è stata accolta la richiesta del pm). Respinte tutte le richieste delle parti civili. Disposto il dissequestro delle parti dell’albergo che erano ancora inutilizzabili.
Il processo
Al processo per gli abusi edilizi (già prescritti) dell’unico hotel a cinque stelle di Cesenatico quanto portato in aula dalla accusa si è trasformato sostanzialmente in una bolla di sapone. Foschi è stato assolto perché il fatto non costituisce reato, che significa che non c’è la prova che volesse favorire i privati. Ma questo sarà materie per diatribe giuridiche forse future. Al momento la sostanza non cambia: Buda e Foschi sono stati assolti per una vicenda nata dopo l’inaugurazione del Grand hotel Da Vinci avvenuta nel luglio 2013 e per la quale erano stati rinviati a giudizio alla fine del 2016. Sono stati quindi sulla graticola per oltre 4 anni, con tempi piuttosto lunghi tra una udienza e l’altra prima di questo rush finale, fatto per evitare nuove prescrizioni dopo quelle, sancite anche ieri in fase di sentenza, dei presunti reati edilizi.