Furto e fuga col tuffo a Cesenatico nel canale: condannati in due
Avevano rubato dei giubbotti. Uno scappando prima si è infortunato poi ha cercato (inutilmente) di dileguarsi buttandosi nelle acque ghiacciate del canale. L’altro ha strattonato una delle persone che lo inseguiva. Trasformando le sue accuse da quelle di “semplice” furto in rapina: e per questo rimediando una pesantissima condanna ieri nell’aula del giudice Elisabetta Giorgi.
Sono stati processati congiuntamente per l’episodio avvenuto nell’aprile del 2021 (ieri in tribunale a Forlì) i protagonisti di questa vicenda.
V.B., residente in zona Cesenatico, ha 52 anni (difeso dagli avvocati Raffaele Pacifico e Giada Matassoni). Un volto già noto alle forze dell’ordine per arresti eseguiti in passato per furti a distributori automatici di edifici pubblici tra Cesena e la Rivera nonché per spaccate nelle autovetture.
M.Z., suo coetaneo, è originario di Gambettola, vive a Savignano ed ora è detenuto per altre cause. Anche per lui (difeso dall’avvocato Giulio Cola) in passato ci sono stato arresti per furti e rapine messi a segno sia sul litorale che nell’area del Rubicone.
I due erano entrati forzando una finestra all’interno della ditta Faro posta al civico 3070 della Statale Adriatica. Stavano rovistando in cerca di bottino quando furono visti dai tre fratelli Vincenzi, che gestiscono l’impresa di materiali per l’edilizia. In quel momento i ladri avevano già asportato due giubbotti.
I due ladri si sono dati alla fuga inseguiti dai proprietari della Faro (per uno dei quali, deceduto lo scorso gennaio, sono tate acquisite in aula le testimonianze rese all’epoca).V.B. nello scappare e scavalcare una recinzione era caduto. Si era fatto parecchio male ad una gamba e nel tentativo disperato di sfuggire ai suoi inseguitori si era buttato anche nelle gelide acque del vicino canale. Venendo poi acciuffato.
M.Z. prima di essere preso aveva invece strattonato chi intendeva bloccarlo. Così è stato processato per rapina.V.B. è stato condannato per furto aggravato a un anno e 400 euro di multa. PerM.Z. invece il configurarsi di una accusa più grave è valso la condanna a 3 anni di cella.