Cesenatico, ex Hotel Riviera: la Corte d’Appello ribalta la sentenza e condanna per truffa il costruttore

Cesenatico
  • 29 novembre 2024

La corte d’appello ha ribaltato la sentenza di primo grado emettendo una sentenza di condanna a un anno di reclusione e 500 euro di multa per il costruttore Vittorio Tosi. L’accusa è quella di truffa ai danni delle persone a cui aveva venduto alcuni degli immobili di una lottizzazione risultata poi abusiva, così la definisce un’altra sentenza, anche questa di primo grado, di un procedimento distinto ma collegato a quello arrivato a sentenza giovedì.

La storia

La lottizzazione è quella dell’ex Hotel Riviera in via del Porto a Cesenatico che aveva visto l’ex albergo trasformarsi in una palazzina con appartamenti vista mare. Secondo l’indagine della procura di Forlì il cambio di destinazione d’uso non era mai stato ratificato e per questo contestavano l’irregolarità di quelle case. Parte di queste era già stata venduta e così a processo, insieme al costruttore, sono finiti imputati anche la notaia Maria Chiara Scardovi e gli acquirenti Alessandra Rabitti, Vincenzo Gotti, Mauro Berantelli, Maria Grazia Pepoli, Mauro Armuzzi, Laura Pepoli, Sandra Versari, Sonia Iuorio, Vanessa Pepoli, Enzo Montagnani, Patrizia Grandi. La sentenza di primo grado per tutti loro stabilisce la condanna: a 6 mesi (con una ammenda di circa 30mila euro) per il costruttore Tosi a cui è stato riconosciuto il dolo, a 15 giorni (con ammenda di 10.500 euro) per gli altri a cui è stata riconosciuta la colpa.

La querela per truffa

A gruppi gli acquirenti hanno poi querelato Tosi per truffa, un’accusa da cui il tribunale di Forlì lo aveva assolto. Giovedì si è concluso, invece, il processo di appello che coinvolge gli acquirenti della famiglia Pepoli (Maria Letizia, Laura, Vanessa) Enzo Montagnani e Sandra Versari, Sonia Iuorio, difesi dall’avvocato Fabio Nicolicchia, e Alessandra Rabitti e Vincenzo Gotti difesi dall’avvocato Luca Mazzanti. La quinta sezione della Corte d’appello di Bologna ha ritenuto di censurare la sentenza emessa dalla giudice del Tribunale di Forlì Ilaria Rosati e di accogliere il ricorso presentato dagli avvocati Nicolicchia e Mazzanti e dalla Procura generale della Repubblica, che a sua volta aveva fatto appello, riformando la sentenza impugnata e condannando Vittorio Tosi al 1 anno di reclusione e una multa di 500 euro, pena sospesa, lo condanna al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva per di 50mila euro ciascuno per gli acquirenti, alla rifusione di 4 mila euro per ciascuna delle parti civili per le spese di giudizio.

L’appello

È una sentenza che per le parti civili rappresenta non solo un successo ma anche una speranza ulteriore nell’altro procedimento attualmente in corso, quello del giudizio d’appello sulla lottizzazione abusiva. Gli avvocati potranno ora presentare questa sentenza come un ulteriore rafforzamento della tesi difensiva secondo cui gli acquirenti sarebbero doppiamente vittime: perché hanno acquistato case in cui non potranno mai vivere e attualmente confiscate e perché trascinati in un procedimento penale.

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