Cesenatico, dissequestrati in Appello gli appartamenti dell’ex Hotel Riviera

Cesenatico
  • 15 marzo 2025

Pene annullate per i proprietari delle case, ridotte per costruttore e notaio e dissequestro dell’immobile a cui erano stati posti i sigilli nel lontano 2018 e che era ancora oggi potenzialmente passibile di confisca.

È la sentenza della Terza Sezione della Corte d’Appello di Bologna (presieduta da Elisabetta Santini) che ieri ha alleggerito quelle che erano state le conseguenze sull’immobile (e per i relativi proprietari) scattate sotto forma prima di sequestro preventivo in sede d’indagine poi con la conferma nei successivi vagli in Tribunale dell’impossibilità di utilizzare quelle nuove case (sorte al posto dell’Hotel Riviera) anche per gli acquirenti che le avevano comprate.

Assoluzione con formula piena allegata alla sentenza anche per coloro che hanno acquistato una delle case nate nella lottizzazione dell’ex Hotel Riviera in via del Porto a Cesenatico. Lavori che avevano trasformato l’ex albergo in una palazzina con appartamenti vista su porto canale e mare. Secondo le annose accuse il tutto è avvenuto in un contesto in cui un cambio di destinazione d’uso dell’area non era mai stato ratificato. L’appello specifica però che potranno essere usate solo come “casa vacanze”.

Sono stati ridotti i sei mesi di condanna che gravavano dalle sentenze precedenti sul noto costruttore Vittorio Tosi. Così come sono stati contestualmente diminuiti i 15 giorni di condanna precedentemente assegnata al notaio Maria Chiara Scardovi. Imputati questi ultimi (difesi dagli avvocati Federico Mazzacuva e Marco Martines) che ora attendono le motivazioni della nuova sentenza per visionare i termini di ricorso alla Cassazione, cercando assieme al terzo grado di giudizio una strada possibile, anche per loro come per gli acquirenti degli immobili, di un completo proscioglimento delle imputazioni.

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