Cesenatico, torna nonostante l’espulsione, viene sorpreso con un coltello in un parcheggio e mostra il passaporto di un parente: arrestato dai Carabinieri
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Cesenatico ieri pomeriggio hanno arrestato un cittadino albanese rientrato clandestinamente sul territorio italiano dopo esservi stato espulso nel 2023 con provvedimento della Prefettura di Forlì Cesena.
L’uomo, un 30enne con precedenti, notato aggirarsi con atteggiamento sospetto in un parcheggio del centro di Cesenatico, è stato fermato da una pattuglia del Radiomobile e controllato. Nella circostanza ai militari - che lo hanno anche sottoposto a perquisizione trovandolo in possesso di un coltello con lama di circa 20 centimetri (sequestrato) che custodiva nel marsupio - ha mostrato un passaporto albanese (che a prima vista appariva regolare) e ha declinato le generalità riportate sul documento. I carabinieri però non si sono accontentati del primo riscontro e avendo percepito, anche dal suo atteggiamento, che ci potesse essere qualcosa di anomalo, hanno deciso di accompagnarlo in caserma e approfondire gli accertamenti. È così emerso che il passaporto esibito non apparteneva al fermato ma ad un suo somigliante e coetaneo familiare, come pure le generalità dichiarate. L’identificazione effettuata attraverso il fotosegnalamento ed il prelievo delle impronte digitali ha poi permesso di risalire alla reale identità del 30enne, che appunto era stato espulso nel 2023, con divieto di reingresso in Italia per almeno 3 anni.
Al termine degli accertamenti pertanto i carabinieri hanno proceduto ad arrestarlo per “reingresso illegale sul territorio nazionale”, “false dichiarazioni sull’identità personale”, “sostituzione di persona” e “porto di arma da taglio”.
Nella mattinata odierna, dopo una notte trascorsa nella camera di sicurezza del Comando Compagnia Carabinieri di Cesenatico, come disposto dalla Procura della Repubblica di Forlì è stato sottoposto all’udienza di convalida con eventuale giudizio per direttissima che si è conclusa con la convalida dell’arresto e, in attesa della prossima udienza, su richiesta dei termini a difesa presentata dall’avvocato è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria.