Cesenatico, scontro legale per il cantiere della nuova scuola: frecciate in Consiglio a colpi di sentenza
Approvato l’assestamento di bilancio 2024, presentato e discusso in Consiglio comunale martedì. L’incrocio di lame tra maggioranza e opposizione è stato per l’esito del giudizio di primo grado nel contenzioso contro il Comune per la costruzione della nuova scuola di viale Torino. Lo ha intentato dalla ditta “Socim”, che aveva chiesto 1,1 milioni di euro di danni. In primo grado il tribunale di Forlì ha riconosciuto 360mila euro: 180mila euro di danni più interessi e spese legali.
L’assestamento di bilancio
Per quanto riguarda l’assestamento di bilancio, ci sono 50mila euro (che si aggiungono ai 100mila già stanziati) per progettare l’intervento nella scuola elementare “Leonardo da Vinci” di viale Caboto a Ponente e 20mila per l’adeguamento della certificazione della prevenzione incendi della scuola materna “La Vela”.
Riguardo alla nuova scuola di viale Torino si riscontra da un lato una nuova revisione prezzi di 260mila euro, come maggiore spesa; dall’altro lato si recepisce il riconoscimento di un primo rimborso ministeriale di 338mila euro, a fronte della revisione prezzi precedentemente stanziata. Inoltre, sempre a proposito di questa opera in fase di ultimazione, sono già stati stanziati altri 450mila euro per l’impiantistica, in quanto un cambio della normativa ha imposto nuovi criteri. Risultato finale: hanno votato a favore all’assestamento di bilancio 11 consiglieri (Pd e lista Civica); 3 i contrari (Buda, Salsi, Zarrelli).
Sulla scuola è scontro
Sulla scuola di viale Torino, che la ditta “Scientia srl” di Forlì (giunta seconda al bando di gara) sta completando, in origine, a fine 2017, l’investimento ammontava a 6,5 milioni di euro (dei quali 4,8 finanziati dello Stato). L’impresa edile “Socim”, di San Sebastiano al Vesuvio (in provincia di Napoli), si era assicurata l’appalto offrendo un ribasso dei oltre i 26%, sulla base d’asta, aggiudicandosi i lavori per 3 milioni e 707.439 euro, oneri di sicurezza e Iva compresi. Dopo alcuni mesi, la ditta fermò il cantiere aperto nell’estate 2020. Di conseguenza, nell’aprile 2021 ci fu la risoluzione del contratto da parte del Comune.
L’ex sindaco Roberto Buda ha ricordato come i finanziamenti per la scuola erano stati chiesti dalla sua Giunta, partecipando a un bando nazionale. «Questa amministrazione - commenta - è riuscita a perdere un sacco di tempo e addirittura a litigare con la ditta appaltatrice del progetto, rimediando una sentenza di primo grado che obbliga la pagarle 358.276 euro». Buda ha letto un passo della sentenza, dove si riporta: «Ove le parti avessero improntato il loro comportamento al principio solidaristico ai canoni di buona fede e correttezza e di concreta collaborazione, il rapporto negoziale si sarebbe conservato e l’appalto sarebbe proseguito».
L’amministrazione comunale è ben decisa a ricorre in appello, anche se quanto riconosciuto dal tribunale al ricorrente è ben inferiore a quanto la ditta partenopea aveva richiesto nel giudizio in sede civile.