Cesenatico, sale Videolottery da chiudere: il Consiglio di Stato chiede una verifica delle distanze dai luoghi sensibili

Cesenatico
  • 10 febbraio 2025

Il Consiglio di Stato ha deciso che un esperto del Politecnico di Milano debba effettuare entro 120 giorni verifiche sulla distanza di diverse sale giochi di Cesenatico, da luoghi sensibili. L’ordinanza del Consiglio fa riferimento ad un ricorso da parte della società Romagna Giochi S.r.l., nei confronti del Comune di Cesenatico, la Regione Emilia Romagna e il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Romagna Giochi, titolare di alcune sale Videolottery dedicate alla raccolta delle giocate, aveva già impugnato un ricorso al Tar Emilia Romagna dopo la delibera della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna, che ha vietato, come si legge nell’ordinanza: “Non solo le aperture di locali dedicati al gioco lecito ma anche la conduzione di sale gioco e sale scommesse già operanti alla data della sua entrata in vigore, le quali si trovino ad una distanza inferiore a 500 metri rispetto ad una serie di luoghi sensibili”. L’amministrazione Comunale, difatti, aveva imposto alla società appellante il divieto di proseguire le attività delle sue sale gioco – entro sei mesi dal ricevimento della comunicazione – poiché situate fuori dai limiti delle distanze consentite. La ricorrente, tuttavia, motivava il ricorso per “violazione di legge e eccesso di potere sotto diversi profili”.

Il 29 luglio 2022, il Comune di Cesenatico ha emesso le ordinanze con le quali ha disposto la chiusura “entro dieci giorni dalla notifica delle sale giochi VLT sopra indicate”. A tal proposito la società Romagna Giochi S.r.l. ha contestato tali ordinanze. Tuttavia, il Tar Emilia Romagna aveva respinto il nuovo ricorso. La società appellante è dunque andata in appello per chiedere la riforma della sentenza del Tar in quanto “errata in diritto”.

Rispetto a quanto premesso, Il Consiglio di Stato ritiene necessario, prima di una decisione definitiva, disporre una verifica al fine di acquisire gli elementi di fatto necessari ad accertare l’effettiva distanza delle sale giochi dai luoghi sensibili. Come si precisa ancora nell’ordinanza: “Poiché è presumibile che una percentuale di aree idonee stimata nello 0,77% possa configurare un’ipotesi di effetto espulsivo e tenuto conto che la suddetta stima è contestata sia dal Comune che dalla Regione, si rende necessario disporre una verificazione, al fine di stimare la superficie di aree idonee presenti nel Comune di Cesenatico utili alla delocalizzazione delle sale da gioco, avendo cura di escludere dal computo tutte quelle che, per qualsiasi ragione, presentano limitazioni di sorta, ad esempio in ragione delle destinazioni d’uso delle aree o per altri vincoli o limitazioni di carattere urbanistico o di altro genere”.

In definitiva, a seguito delle dovute verifiche, il Consiglio di Stato rinvia la decisione ad una successiva pubblica udienza.

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