Cesenatico, raccolti quasi 900 euro pedalando per la 15enne Anita con una malattia rara
Hanno pedalato per 2.400 chilometri in bicicletta. Da Puerto Montt in Cile fino a Ushuala, la punta più a sud dell’Argentina. Un mese di pedalate e fatiche per aiutare Anita.
Sono tornati prima del periodo natalizio i cicloamatori, tre romagnoli e uno originario del Brasile, partiti a novembre alla volta del Sud America per un viaggio benefico in aiuto di Anita Pollini.
Una ragazza speciale di quindici anni residente a Cesenatico che, insieme alla sua mamma, lotta da quando è nata con una malattia genetica rarissima: la sindrome di Pitt Hopkins.
«Si tratta di una patologia - ha spiegato la madre - che conta nel mondo solo 1.462 casi: 27 dei quali in Italia».
Una diagnosi non semplice quella della Pitt Hopkins: «Ci sono voluti cinque anni di ricerche per dare un nome definitivo alla malattia di Anita» ha precisato la madre.
Una donna tenace, sempre presente, capace di affrontare ogni giorno con più forza di quello precedente: «Mia figlia è un dono immenso. Insieme lottiamo quotidianamente con grande dignità e speranza».
E proprio per sostenere e dare ulteriore vicinanza e motivazione alla mamma e alla stessa ragazzina un gruppo di ciclisti ha deciso di intraprendere il viaggio in sella alle due ruote oltre Oceano. Un’avventura documentata sui social attraverso la quale hanno indetto una raccolta fondi chiusa il giorno di Natale. Sono stati ricavati 891 euro che verranno devoluti alla mamma di Anita per le spese quotidiane di cui necessita la figlia. Senza dimenticare di far pervenire la sua riconoscenza la madre di Anita continuerà nella sua missione di «regalare ad Anita la felicità».