Cesenatico, marketing turistico: benessere tutto l’anno e differenziazione le parole d’ordine

Cesenatico imposta la sua offerta turistica con l’obiettivo di mantenere un posto “in prima fila” tra le migliori località di vacanza d’Italia, puntando su conoscenza, promozione, marchio, valore della vacanza e destinazione turistica. Grande partecipazione di pubblico, come non si vedeva da tempo, due sera fa, al Palazzo del turismo, per la presentazione del Piano di marketing triennale per Cesenatico, affidato e prodotto dallo spagnolo Josep Ejarque, ceo di Ftourism, in collaborazione col Comune e le associazione economiche di categoria che fanno parte della Dmo (Destination Management Organization), subentrata da un anno al tavolo della Consulta turistica cittadina. Dopo i saluti del sindaco Matteo Gozzoli e dell’assessore al Turismo e Sport, ha preso la parola dal palco Ejarque, che ha presentato il Piano.

Punti di forza e debolezze

Il punto di partenza è stato il lungo lavoro di confronto con gli operatori della filiera turistica e del commercio. Con software e algoritmi è stata individuata prima e valuta poi la “reputation” di Cesenatico, senza mancare di monitorare le recensione sui principali siti. I giudizi sono positivi: Cesenatico si piazza a un livello medio-alto. Ci sono tuttavia punti sui quali migliorare. Uno è l’intrattenimento, da sviluppare. Buona la riconoscibilità sotto l’aspetto dell’enogastronomia. Conferma per qualità e sevizi offerti quale destinazione balneare. Da valutare la sostenibilità delle strutture turistiche e ricettive, da migliorare, come tutta la parte che riguarda la digitalizzazione. Prossimi step del Piano saranno la raccolta dati, con le strutture ricettive chiamate a fare proposte concrete sugli eventi da portare avanti. Idem per la costruzione di pacchetti turistici per particolari target.

Come migliorare

Tra gli obiettivi indicati ci sono elevare qualità dei servizi, differenziarsi rispetto al resto della Romagna, «non per considerarsi migliori ma diversi». Vanno inoltre preservati e valorizzati il “borgo marinaro” e porto canale leonardesco, unico nel suo genere. Il polo produttivo della pesca, il porto e la filiera ittica sono punti di forza, così come gli eventi sportivi e la vacanza attiva, che riempiono le strutture alberghiere e ricettive e le opportunità per le attività commerciali.

L’indicazione data è di lavorare sulla destinazione Cesenatico, puntando sul benessere, nella consapevolezza di essere un posto in cui «si sta bene tutto l’anno», anche fuori dalla stagione balneare.

Gli operatori del settore presenti in sala hanno segnalato l’esigenza di alzare la qualità reale e percepita di Cesenatico, per un turismo anche più “motivato” e “ricercato”, che permetta di elevare le strutture ricettive sotto l’aspetto della redittività d’impresa. Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Adac Federalberghi Leandro Pasini, i presidenti della Cooperativa Stabilimento balneari Simone Battistoni e di Confcommercio Giancarlo Andrini, il presidente di Cna Est Romagna Davide Caprili, il direttore del “Cesenatico Camping Village Terzo Martinetti, nonché vicepresidente Faita Emilia Romagna.

Dai dati esposti durante la serata, il 60% delle presenze di Cesenatico è fatto da coppie senza figli e un altro dato di cui tenere conto è che il 14% degli europei, a causa dei cambiamenti climatici, sta cambiando il periodo di vacanza, scegliendo mesi come maggio, settembre e ottobre, per evitare il caldo.

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