Cesenatico, lo storico bar cambia gestione

«È arrivato il tempo di passare la mano, ma quanti bei ricordi lascio qui. I clienti, da dove venissero, sono diventati degli amici». Una settimana ancora e poi per Giulio Battistini, domenica 25 febbraio, sarà l’ultimo giorno per stare dietro al bancone dell’Habana Café, nel cuore di viale Carducci a preparare e servire drink, cocktail, spritz, mojito. «Dopo venti anni all’Habana Café - dice - e prima ancora al Bar Zum Zum, a 68 anni di età, è tempo di pensare a lasciare la gestione di questo bar caffé dove si fanno aperitivi eccezionali». Giulio, cesenaticese doc, lo conoscono un po’ tutti a Cesenatico. Ha lavorato un po’ ovunque passando dal fare il cameriere in gioventù in locali e discoteche alla moda al contabile negli studi professionali, fino a realizzare la sua passione: quella del barman, del preparatore di aperitivi classici o esotici. Annovera 16 tipi di mojito. Elenca 50 diversi cocktail., Aggiunge decine di differenti ricette tra spritz, pina colada, fruit cocktail drink alla maracuja, più tutti gli aromi di ricercati rum e brandy e una nutrita selezione di gin.
Entrare nel suo locale nel centro di Cesenatico, aperto estate e inverno, giorno e notte, è un must quasi d’obbligo, punto di riferimento per sorseggiare qualcosa di buono e diverso dalle solite cose standard. «È importante per me far conoscere ciò si usa per fare un eccellente aperitivo, come anche una ottima colazione - dichiara con un pizzico di malcelato orgoglio -. Serve prima di tutto usare prodotti di qualità. Imparare a bere con misura e gustare cose buone».
Tra una settimana passerà il testimone dell’Habana Caffe a una giovane: «Si chiama Lia Muccioli, è di Ponente, continuerà il mio lavoro. Io d’altronde a giugno sono già cinque anni che sono in pensione. È dal 2000 che sono qui all’Habana, durante tutti questi anni il lavoro l’ho visto crescere sempre di più, con clienti residenti e turisti. Italiani e stranieri in vacanza che ci vengono a trovare anche due tre volte l’anno. Francesi, begli, tedeschi, olandesi, svizzeri: alcuni di questi ultimi la settimana scorsa mi hanno portato cioccolato e t-shirt». A convalida di ciò precisa: «Quando il cliente si alza dal tavolino per andar via viene sempre a salutarci. È la cosa più bella che a una come me appassionato di questo mestiere possa capitare. I risultati non vengono da soli, il merito lo devo condividere con la bravura e la gentilezza di Cristina e Martina che da una dozzina d’anni sono qui con me, dalle prime ore di mattina per le colazione alla sera quando si chiude, alla notte fino alle 2-3 d’estate».
Racconta della sua clientela: «I più sono adulti e persone di mezza età. Abbiamo anche anziani che per me sono come vedere papà e mamma che non ho più. Ma anche giovani, ai quali ho suggerito come bere con moderazione ma anche con drink di qualità».
E il futuro? «Ho tantissime amicizie, mi guarderò un poco attorno, con la consapevolezza di avere lasciato l’Habana Café in buone mani».