Cesenatico, le buche sulle strade rischiano di fare fuggire i cicloturisti: sos dai bike hotel

Albergatori conto le strade dissestate, non sicure e non adatte ai cicloturisti, per pedalare nell’entroterra. Buche profonde, tagli verticali, asfalto dissestato sono i problemi segnalati da tutti i consorzi “bike hotel” della Romagna e delle Marche, tra i quali “Cesenatico Bellavita”, capeggiato da Giuseppe Ricci. Tramite Pec hanno denunciato il dissesto delle strade, rivolgendosi a ben 89 enti tra Comuni, Province e Regioni, chiedendo un’azione immediata. Lo stato delle strade - è la lamentela - «non solo compromette l’attrattiva turistica del territorio, ma mette a rischio la vita di chi ogni giorno pedala sulle strade».

Un settore che vale oro

Gli albergatori ricordano come la storia degli hotel vocati agli appassionati di ciclismo, amici e familiari, gruppi organizzati compresi, risalga agli anni Novanta, quando gli imprenditori locali decisero di investire in quello che oggi è qualcosa di più di una semplice nicchia di mercato turistico, soprattutto nei periodi della cosiddetta “bassa stagione”, da aprile a giugno e da settembre a novembre.

Nel 2024, in Emilia Romagna e Marche, sono state registrate 50,5 milioni di presenze cicloturistiche, con un incremento rispettivamente del +6,7% e del +2,9% nelle due regioni. L’impatto economico generato è stato di 45 milioni di euro.

«Pericoli inaccettabili»

Filippo Magnani, presidente del Consorzio Terrabici dell’Emilia Romagna, fa notare che «non si tratta più di una questione economica legata al turismo, ma di una emergenza per la sicurezza e l’incolumità delle persone. La nostra preoccupazione è massima: non possiamo permettere che il nostro territorio, da sempre culla del cicloturismo, si trasformi in un teatro di incidenti evitabili, con conseguenze potenzialmente tragiche». Poi aggiunge: «Il rischio non è solo per i clienti dei nostri hotel, ma per tutti gli appassionati ciclisti, per i tanti ragazzi che si allenano sulle nostre strade, per le squadre giovanili, per chi fa del ciclismo una passione».

Perciò gli enti locali vengono sollecitati a mettere mano, in vista della prossima stagione, agli interventi ritenuti più urgenti e di immediata realizzazione, per rimuovere le insidie stradali più evidenti.

L’appello è stato inoltrato a tutti sindaci e presidenti delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, oltre che alle Regioni e a San Marino.

Allarme di Cesenatico Bellavita

«Non possiamo permetterci di vanificare anni di investimenti e lavoro sul cicloturismo – dichiara, allarmato, Giuseppe Ricci, presidente del consorzio “Cesenatico Bellavita-GiroHotels” –. Dopo i grandi sforzi compiuti dalle istituzioni per promuovere il nostro territorio, dalle tappe del Giro d’Italia al Tour de France, sarebbe imperdonabile perdere credibilità e attrattività solo perché non si riesce a garantire la sicurezza minima sulle strade».

Il messaggio lanciato è forte e chiaro: «Il nostro impegno oggi è quello di evitare tragedie, non solo di difendere il turismo».

Infine, uno sfogo: «I turisti che scelgono la nostra destinazione apprezzano la qualità dell’accoglienza, ma poi troppi di loro ripartono con lo stesso ritornello: “Siamo stati molto bene nel vostro albergo, ma su queste strade non si può pedalare in sicurezza”».

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