Cesenatico, lavori sul molo per curare le ferite del tempo e rinforzarlo

Consolidamento della banchine. Rifacimento delle celle frangiflutto. Costruzione di un muretto sopraelevato a contenimento del mare. Sono i lavori, attesi da tempo, iniziati da alcuni giorni lungo il molo di Levante, mentre sono ancora in corso quelli d’adeguamento strutturale e sismico del comando della Guardia costiera.

L’intervento era stato rinviato in aprile, dopo l’attribuzione dell’opera a un’impresa specializzata in infrastrutture marittime-portuali, per non essere d’intralcio alla stagione turistica-balenare, dopo che in marzo si era conclusa attività propedeutica di scavo per verificare l’eventuale presenza di ordigni bellici.

L’impresa “Pasquale Zemiro” di Malcontenta di Mira, in provincia di Venezia, ha dato inizio alle opere di riqualificazione, sistemazione e potenziamento delle banchine del molo, a contenimento del mare e delle periodiche esondazione, che in questo tratto è più esposto alle mareggiate, non essendo protetto dalle porte vinciane.

L’impresa incaricata si è aggiudicata la gara d’appalto offrendo un ribasso del 4,75%. L’investimento da effettuare è di 1,5 milioni di euro, il 98% del quale coperto da finanziamento della Regione, visto che il porto di Cesenatico è di sua competenza.

Da un paio di anni il tratto terminale della banchina del molo di levante è interdetto e transennata per motivi di sicurezza. Qui è prevista la demolizione e rifacimento delle celle frangiflutti, sotto gli ultimi 50 metri del molo, quelli più esposti al mare aperto, che ha lasciato evidenti i segni di guasti e fessurazioni.

L’elemento nuovo sarà la sopraelevazione, con costruzione di un muretto protettivo di circa un metro d’altezza. L’area di intervento interesserà in prevalenza la banchina di Levante, per 400 metri, mentre a Ponente si metterà mano a un tratto di circa 50 metri.

Un muretto alto 96 centimetri sarà innalzato a partire dalle Porte vinciane, dalla torre del faro fino raggiungere il ristorante “La Baia”. Consentirà di proteggere la zona che viene sistematicamente allagata e talvolta sommersa durante mareggiate sempre più pronunciate, col combinato effetto dell’eustatismo. Il muretto sarà costruito in cemento armato con l’installazione di micropali che servono anche a consolidare la banchina per tutta la lunghezza. A completamento sarà installata una speciale paratia in acciaio inox. Le finiture del muretto saranno di pregio con l’uso di pietra di selce, in armonia con il contesto marino.

In chiave di consolidamento strutturale, invece sono da demolire e ricostruire le celle frangiflutti, in parte già divelte dal mare. Saranno realizzate con nuovi robusti telai in cemento armato, collegati alle fondazioni profonde del molo.

La parete verticale del molo di levante, nella parte in faccia al mare sarà rinforzata sostituendo il calcestruzzo rovinato, ripulendo i ferri d’armatura.

Un parapetto sarà realizzato per proteggere la zona vicina alle pompe idrovore. Si interverrà sull’impiantistica delle Porte Vinciane, sostituendo i pistoni che svolgono una funzione fondamentale per azionare lo sbarramento mobile.

Nella banchina di ponente si procederà, per una porzione di 50 metri, a un consolidamento e alla sostituzione delle sue parti ammalorate.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui