Cesenatico, lavori per rialzare le scogliere anti-mareggiate aggiungendo massi

Servizio Tecnico di Bacino al lavoro per difendere la costa di Cesenatico e dintorni dall’innalzamento del mare e dagli allagamenti. Grazie a risorse europee del Pnrr, è in corso un corposo intervento di ricarica delle scogliere frangiflutto in mare, pressoché generalizzato. Quasi ultimata a Gatteo Mare, la realizzazione delle opere procede ora in direzione nord, nella zona di Villamarina e Valverde 1. Una nave-pontone sta posando numerosi massi sopra le scogliere, tenuto conto che queste, con gli anni, tendono naturalmente a scendere verso il fondale, abbassandosi di livello.

Quella barriera va quindi ripristinata adeguatamente per aiutare a contenere le mareggiate, che anche di recente non solo hanno allagato gli stabilimenti balneari ma sono avanzate fino a viale Carducci, mandando in tilt il sistema fognario e con ristagni d’acqua marina sulle strade che sono durati giorni prima che l’Adriatico “decidesse” di ritirarsi. Colpa anche dei cambiamenti climatici in atto e del problema dell’eustatismo, l’innalzamento generalizzato dei livelli di mari e oceano, associati a una subsidenza, cioè l’abbassamento del suolo, per effetto degli emungimenti di acque di falda dai pozzi (superati in parte con la diga di Ridracoli e il Cer), che va avanti fin dai primi anni Cinquanta del secolo scorso, senza dimenticare la massiccia urbanizzazione della costa, con conseguenti impermeabilizzazioni dei terreni. Tutti fenomeni che hanno costretto ad alzare le banchine portuali e la darsena e, nel 2005, a installare le Porte vinciane, per evitare che il centro storico cittadino fosse sommerso. E gli attuali lavori di recupero in esecuzione al molo di Levante includono anche ora la costruzione di un muro anti-esondazione alto 1 metro.

Negli ultimi anni si sta per fortuna assistendo a un rallentamento dell’abbassamento del suolo: si è passati da -5,90 millimetri all’anno agli attuali 2,50-2,90. Ma resta il fatto che tra gli anni Cinquanta e il Duemila la costa romagnola si è abbassata di una quota tra -70 centimetri e -1 metro. E le scogliere sono quindi diventate una protezione essenziale.

Intanto, in primavera, si tornerà a mettere mano al ripascimento della spiagge, soprattutto a Villamarina, Valverde 1 (dove si sta realizzando un muretto di contenimento ant-allagamenti lungo 420 metri) e a Ponente, in zona colonie, dove non sono presenti scogliere frangiflutti in mare.

Per quel che riguarda le barriere soffolte, in gran parte sotto il livello del mare, a 300 metri da riva, sarebbero in corso valutazioni per rafforzarle nel tratto dove esistono, dal molo di Ponente fino all’altezza della Congrega Velisti. Ci sarebbero inoltre un paio di altri progetti in corso di analisi, dei quali tuttavia al momento non si conoscono oggetto, forme e finalità d’intervento.

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