Cesenatico, la tassa di soggiorno 2025 diventa più cara e non si paga più solo d’estate
L’imposta di soggiorno sarà rivisitata dal 2025. La proposta presentata è di estenderla a tutto l’arco dell’anno e ritoccata al rialzo. Invariato il fatto che i turisti la pagheranno solo per i primi 7 giorni di vacanza. L’aumento si aggira attorno al 33-45% per le strutture alberghiere e ancor più per campeggi, appartamenti turistici, colonie case per ferie. Il maggiore incasso stimato sarà di poco superiore ai 1,3 milioni di euro e la maggior parte andrà investito in promozione turistica, in eventi e nel potenziamento di servizi, a cominciare dal trasporto pubblico locale urbano, in particolare durante la bassa stagione.
Col rincaro, in un albergo tre stelle l’imposta di soggiorno verrà a costare al cliente 3-4 euro in più per una settimana, passando dagli attuali 10,50 euro ai 14 a persona.
Le novità messe a punto dall’amministrazione comunale sono state sottoposte in queste ore all’attenzione della Dmo, organismo decisionale-gestionale che ha preso il posto della precedete Consulta turistica, nel quale siedono rappresentanti dell’amministrazione comunale, con a capo l’assessorato al Turismo, e tutte le principali associazioni economiche di categoria presenti a Cesenatico.
L’imposta di soggiorno a Cesenatico è stata reintrodotta nel 2018, con precise esenzioni e limitazioni. Fino al 2024 la si è pagata da maggio a settembre ma non tra il 1° gennaio e il 30 aprile e tra il 1° ottobre e il 31 ottobre di ogni anno. Le esenzioni, che sembrano destinate a rimanere, riguardano i minori fino a 14 anni di età, chi assiste persone ricoverate, autisti di pullman e accompagnatori, invalidi per più dell’80%, gruppi sociali organizzati o finanziati da enti pubblici, ultrasessantacinquenni (esclusi i mesi di luglio e agosto). L’imposta è riscossa dai gestori delle strutture ricettive, che sono tenuti a rilasciare la quietanza, provvedendo poi nei modi stabiliti a versare l’importo ai Comuni.
Nel 2023 l’imposta incassata dal Comune di Cesenatico è stata pari a 2.038.000 euro, mentre la previsione iniziale messa a bilancio per il 2024 era di 2.300.000 euro. Il grosso della somma è da investirsi in promozione turistica, promozione culturale, eventi, manutenzione di interesse turistico.
L’assessora al Turismo e Sport Gaia Morara, contattata in merito alla rimodulazione ed estensione della tassa di soggiorno per il 2025, spiega che dopo l’esame della Dmo dovrà esserci il voto in Consiglio comunale e specifica che l’aumento, soprattutto per quanto riguarda il settore extralberghiero, dovrebbe rendere disponibili ulteriori risorse da investire fondamentalmente nella promozione.
Morara riferisce che «le associazioni hanno condiviso di estendere a tutto l’anno l’imposta, ma hanno chiesto garanzia sugli investimenti». Poi chiarisce che «la somma annua aggiuntiva preventivata è di 1,3 milioni». Fa notare che, a conti fatti, col sistema che è stato studiato, «le tariffe si discosteranno di poco» e precisa: «Abbiamo verificato quelle che sono tendenze in essere nelle altre località, in modo da poter essere competitivi sul mercato turistico». In effetti, lungo la Riviera romagnolo l’unica localitàa non avere ancora introdotto la tassa di soggiorno è Bellaria.