Cesenatico, il Pd contro Buda sulla scuola di viale Torino: «È dalla parte del privato». Lui di difende: «Ho solo letto la sentenza»
Sulla costruzione della nuova scuola di viale Torino il Pd ribatte all’ex sindaco Roberto Buda, attribuendoli inesattezze e accuse strumentali. Durante l’ultimo Consiglio Comunale è stato approvato l’assestamento e la salvaguardia di bilancio che ha allineato il bilancio di previsione con le ultime variazioni di spesa. Sugli interventi pubblici si conferma l’investimento di risorse aggiuntive per la revisione prezzi della nuova scuola di viale Torino e per la progettazione della scuola “L. Da Vinci” di viale Caboto. «L’amministrazione Gozzoli ha messo in campo interventi storici e mai visti prima a Cesenatico sull’edilizia scolastica - scrive in una nota la segreteria del Pd di Cesenatico -. In questo contesto il consigliere Buda ha utilizzato il suo tempo per un attacco costellato di accuse strumentali e inesattezze in merito al debito fuori bilancio che il Comune di ha dovuto certificare in merito alla vertenza civile in essere con la ditta Socim, ex appaltatrice per la costruzione della nuova scuola di Viale Torino».
La sentenza
Il debito fuori bilancio deriva dalla sentenza del Tribunale di Forlì che ha rigettato le accuse di inadempienza rivolte al comune di Cesenatico e a fronte di una richiesta risarcitoria di 1,8 milioni di euro ha riconosciuto a Socim 186.000 euro (arrivati con spese legali e interessi a 358.276, ndr). Contro questa prima sentenza il Comune ha già annunciato ricorso in appello. «È importante tenere presente che il Tribunale ha riconosciuto che non ci sono stati errori progettuali e la ditta, che nell’agosto 2021 abbandonò il cantiere in maniera ingiustificata, avrebbe dovuto continuare a lavorare», sottolineano dal Pd, per poi ricordare che il progetto di costruzione della scuola è stato messo a punto dallo studio Iotti e Pavarani Architetti, dopo un concorso che ha coinvolto 189 soggetti, di cui 4 internazionali.
«Dalla parte del Comune»
«Durante l’amministrazione Buda - rinvanga il Pd - per un contenzioso tra la ditta esecutrice, la direzione lavori e Comune, si bloccò il cantiere per il recupero dell’ex lavatoio. Allora nessuno forza politica in Consiglio comunale prese le parti dei privati. Oggi i lavori sulla scuola di viale Torino attualmente stanno procedendo spediti». La segretaria Valentina Montalti rimbecca: «Il fine non giustifica sempre i mezzi, il gioco delle parti di un Consiglio comunale richiede sempre onestà intellettuale. Presto partirà il ricorso in appello e con la sentenza definitiva ognuno trarrà le proprie conclusioni». Mario Drudi, capogruppo Dem in consiglio comunale elenca invece quanto fatto dall’amministrazione sull’edilizia scolastica «È stato concluso un intervento di miglioramento sismico sulla scuola elementare di Sala sono in corso i lavori sull’edificio della Saffi che diventerà un nuovo spazio pubblico. I lavori alla scuola media Arfelli di via Sozzi sono già stati appaltati, mentre è in corso la progettazione per intervenire sulla scuola di via Caboto, dove c’è già stato l’efficientamento energetico insieme all’Ada Negri. Una serie di interventi che non hanno precedenti».
La controreplica
Non si fa attendere la controreplica dell’ex sindaco Roberto Buda: «Nel mio intervento in Consiglio ho semplicemente citato la sentenza del giudice e quindi al limite è a lui che dovrebbero rivolgersi. Il Pd dimentica di dire che anche l’amministrazione ha fatto richiesta di risarcimento danni alla ditta appaltatrice per circa 1,6 milioni di euro ma è stata rigettata perché “infondata”. È scritto nella sentenza». E ribattendo dall’accusa di essere più vicino all’interesse dell’azienda estromessa che della comunità locale, affonda: «Mai preso le parti del privato, semplicemente stiamo vedendo come l’atteggiamento “ondivago”, termine scritto dal giudice nella sentenza, di questa amministrazione sta facendo perdere un sacco di soldi e di tempo alla realizzazione della nuova scuola».