Cesenatico, già una decina di senzatetto dormono all’ex convento dei cappuccini

L’accoglienza della Caritas nel convento dei Cappuccini è cominciata già dalla seconda metà di dicembre, con dare alloggio per la notte ai senza casa. Alcuni dei quali con anche un lavoro seppure saltuario durante il giorno. Alcuni sono di nazionalità italiana. A gennaio, nel convento dei Cappuccini arriverà anche la mensa dei poveri, ricavata nel refettorio lasciato libero dai frati, che per carenza di vocazioni se ne sono andati per decisione del loro Ordine.

Un primo assaggio di quello che sarà c’è stato con il pranzo comunitario il giorno di Natale. Intanto anche il Centro di ascolto e consegna di pacchi alimentari della Caritas si appresta - con i servizi a più bisognosi - a trasferirsi tra le mura amiche del convento; che con la seicentesca chiesa fu casa dei Padri Cappuccini fino a 2000 e poi dei “Fratelli dei San Francesco”, che a settembre sono stati richiamati a Nogarole Rocca dove ha sede la Congregazione.

Entro il prossimo mese di gennaio anche il Centro di ascolto e di prima accoglienza della Caritas cittadina, da alcuni anni ospiti nella struttura comunale dell’ex scuola di via Leone, dovrà lasciare i locali, in quanto proprio qui è prevista la creazione di un nuovo asilo nido. Questo dopo che il Comune di Cesenatico ha ottenuto un contributo europeo di 330 mila euro tramite il Pnrr per la realizzazione del nuovo asilo nido con capienza di 20 posti per ibimbi. In quella che è stata la sede della vecchia scuola dell’infanzia, che proprio negli ultimi anni è diventata la sede temporanea, in

comodato d’uso, della Caritas cittadina. L’aggiudicazione lavori per il nuovo asilo è fissata a fine febbraio.

Riferisce il diacono Ettore Rossi, che sovrintende all’attività della Caritas cittadina con gli altri tanti volontari e benefattori: «In queste notti fredde abbiamo incominciato con il fornire un posto letto riscaldato e sotto un tetto a una decina di persone senza casa. Disponibile la sera, con entrata dalla 18 alle 20 e uscita all’indomani dalle 7 alle 8,30. Si deroga se ci sono esigenze lavorativa per le persone ospitate. Il servizio di guardiania nelle stanze del convento è svolta dai volontari dell’associazione Papa Giovanni XXIII». Per l’estensione alla mensa, con i pasti non più consumati fuori all’addiaccio, «Pensiamo a metà gennaio - risponde Ettore Rossi -. Abbiamo iniziato con il pranzo di Natale, il 25 dicembre, con la presenza a tavola di 40 persone». E per definitivo trasloco del Centro d’ascolto e prima accoglienza della Caritas da via Leone a Villamarina alla nuova sede in vicolo Cappuccini «Ci stiamo lavorando con la sistemazione dei locali, la tinteggiatura dei muri, l’organizzazione degli ambienti e delle scaffalature. Il trasferimento avverrà entro gennaio».

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