Cesenatico, da Fogar alle Vele di Pasqua, una mostra celebra la Congrega velisti
CESENATICO. La mostra 50 anni di Congrega e Vele di Pasqua in programma al Museo della Marineria dal 1 Dicembre 2024 (inaugurazione alle ore 18) al 15 Gennaio 2025 intende ricordare e celebrare una serie di importanti eventi che nel 1974/75 riguardarono la nota associazione sportiva di Cesenatico denominata Congrega Velisti Cesenatico. La Congrega venne formalmente costituita nel febbraio 1974, anche se i componenti operavano come gruppo già da qualche anno. Già il nome caratterizzò sin dall’inizio il sodalizio: non Club, Compagnia o Circolo Velico come tutti gli altri, ma Congrega. La Federazione Italiana Vela, che rappresentava un ambiente della vela allora molto “conservatore” e tradizionalista, ebbe forti perplessità ad affiliare un sodalizio velico con quella denominazione. Questo anche per il particolare tipo di imbarcazione utilizzato, catamarani a vela e non derive, cabinati o motoscafi. Allora in Italia i catamarani a vela per utilizzo sportivo e diportistico, nonostante l’antichissima origine polinesiana, erano agli albori ed osservati con diffidenza dai “puristi” della vela. Poi con il tempo divennero diffusissimi, al punto di disputare anche varie edizioni della Coppa America, la regata velica più famosa al mondo.
Nel marzo del 1975 il navigatore Ambrogio Fogar, divenuto famosissimo l’anno precedente per la navigazione del globo in solitaria e contro vento e correnti dominanti con una piccola imbarcazione (Surprise), venne a Cesenatico e oltre ad incontrare i rappresentanti dei circoli nautici e gli studenti delle scuole primarie e secondarie (che gli dedicarono un concorso di disegni), ebbe modo di conoscere i “congregati” e soprattutto il mondo dei catamarani a vela. Da qui nacque l’idea di partecipare nel giugno del 1976 alla regata transoceanica in solitaria Ostar con un piccolo catamarano a vela, poco più grande delle imbarcazioni che aveva avuto modo di provare a Cesenatico e adattato ad una regata d’altura attraverso l’Atlantico da Plymouth (Inghilterra) a Newport (Usa).
A fine marzo 1975 si svolse la prima edizione della Regata Internazionale Vele di Pasqua, che vide la partecipazione di un gruppo di giovani velisti tedeschi che con le loro moderne e leggere imbarcazioni di Classe A, modello Unicorn in legno, oltre a sbaragliare i competitori locali con le loro pesanti e sotto invelate imbarcazioni in vetroresina, influenzarono il futuro sviluppo dei catamarani a vela per uso sportivo negli anni a seguire.
Un ultimo straordinario evento concluse quell’anno: nell’ottobre del 1975 un gruppo di quattro “congregati”, Claudio Conti, Pino Montacuti, Bruno Bisacchi e Massimo Nicolini, partirono in tarda serata su quattro piccoli catamarani, senza assistenza e particolari dotazioni di sicurezza e sopravvivenza, per la “Due sponde” attraversata dell’Adriatico fino a Pola e risalita del Golfo del Quarnaro fino alla cittadina jugoslava di Crickvenica che era allora in predicato di entrare a far parte del patto di gemellaggio che riuniva Cesenatico ad altre cinque cittadine francesi (Aubenas), tedesche (Schwarzembek), belghe (Zelzate), svizzere (Sierre) e olandesi (Defzjil). L’impresa, nonostante varie vicissitudini e l’abbandono per avaria di due dei quattro catamarani, ebbe successo dopo tre giorni di navigazione.
Nella mostra, che segue quella del 2014 per i 40 anni ed il libro del 2004 celebrativo dei 30 anni, verranno esposte nella sala principale numerose foto della prima sede della Congrega e delle prime regate sociali, foto e articoli delle prime edizioni della regata Vele di Pasqua presso il bagno Marconi ed il Bagno Milano, oltre a tutti i manifesti e le magliette celebrative delle 48 edizioni (due non svoltesi causa Covid) e vestiario usato all’epoca per andare in mare.
Nella sala piccola invece troveranno spazio foto e reperti delle visite di Ambrogio Fogar a Cesenatico nel 1975 e 1976, della partenza della Ostar 1976 con il catamarano Spirit of Surprise, e della traversata adriatica dell’ottobre 1975. Insieme a lui sarà ricordato anche Eric Tabarly, il più grande navigatore di tutti i tempi scomparso in mare nel 1998. Il bretone non è mai stato a Cesenatico però con le sue imprese veliche e marinare dalla metà degli anni ’60 ha ispirato Ambrogio Fogar e anche tutti i velisti della Congrega.
Nel padiglione contenente le barche storiche del Museo della Marineria di Cesenatico verranno inoltre esposti alcuni catamarani in legno dell’epoca, completi di alberature e velature, e gli scafi allo stato di lavorazione che mostra la particolare tipologia costruttiva con utilizzo di compensato marino.