Cesenatico, anno d’oro per il mercato ittico: il fatturato risale sopra 6 milioni di euro


Il 2023 è stato un anno da favola per il mercato ittico all’ingrosso di Cesenatico. Il fatturato ha superato di ben 772mila euro la cifra dell’anno precedente, pari a un +15%. Sono stati commercializzati 9.406 quintali di prodotto, per un controvalore di 6 milioni e 272 mila euro. Il prezzo medio per unità di prodotto è stato di 6,66 euro al chilogrammo.
Nel 2022 la produzione era stata invece di 8.297 quintali, con un volume d’affari di 5 milioni 498mila euro e una media di prezzo assestata di 6,63 euro al chilo.
«Dopo diversi anni, siamo tornati a superare la soglia dei 6 milioni di euro, mentre è rimasto quasi invariato il prezzo medio», evidenzia soddisfatto Mauro Graziano, presidente dalla “Cofac”, la storica cooperativa facchini di Cesenatico, che da una dozzina di anni ha ricevuto in gestione dal Comune il mercato ittico all’ingrosso. In regione è il terzo per importanza, dopo quelli di Porto Garibaldi e Rimini.
Le condizioni meteo marine del 2023 hanno permesso una produzione costante di pesce. Inoltre, è aumentato il numero delle unità di pesca, in quanto una coppia di volanti (pescherecci adibiti alla pesca del pesce azzurro) si è divisa, in una barca a divergente (per la pesca a strascico) e un’altra a volante singola. In più, si è aggiunta nel porto una nuova barca divergente, arrivata da Manfredonia.
«La domanda da parte di commercianti, grossisti, dettaglianti accreditati in sala d’asta è stata regolare, grazie allla buona qualità del prodotto - spiega Graziano - e grazie alle ottime condizioni climatiche per la pesca e all’aumento della produzione, associati a prezzi buoni siamo riusciti a tornare a un fatturato sopra i 6 milioni», cosa che non accadeva dal 2019.
Il presidente di “Cofac” ringrazia anche l’amministrazione comunale per l’intervento di riqualificazione del mercato ittico, che ha riguardato uffici, sala d’asta, la sostituzione del sistema di vendita, un nuovo nastro trasportatore automatizzato, telecamera e tabellone nuovo. Rivolge inoltre un plauso al vicedirettore del mercato, Paolo Mingolini, andato in pensione proprio fine anno.
Poi fa notare che «per la prima volta nella storia del mercato ittico di Cesenatico, la quota rosa è in prevalenza fra gli astatori. E abbiamo abbassato notevolmente l’età media, e questo ci dà grande fiducia per il futuro».
Analizzando le specie commercializzate, si è notata una forte diminuzione della produzione di sarda (da 687 a 374 quintali) e di moletti (da 590 a 338) In netto aumento, invece, i quantitativi di mazzancolle (da 336 a 517 quintali), canocchie (da 3.480 a 3.916), specie “regina” del mercato, scampi, calamari e seppie (da 517 a 829), cefali (da 364 a 664) alici (125) e triglie (da 550 a 672) . Una nota positiva arriva infine dalla vendita di lumachine e vongole.