Caso Pantani, per l’intelligenza artificiale è omicidio. Secondo l’algoritmo è stato “ucciso da più persone”

Cesenatico
  • 09 agosto 2024

Marco Pantani è stato ucciso: il verdetto non arriva da un tribunale, bensì da Interceptor, l’algoritmo con cui la Fondazione Olitec analizza i casi giudiziari irrisolti. Insomma, per l’intelligenza artificale quello che da 20 anni è uno dei grandi misteri della cronaca nera italiana si risolve con la parola “omicidio”. A darne notizia è il Sole 24 Ore, che spiega come la ricerca nel campo della bioinformatica in Italia abbia fatto passi da gigante nell’ultimo biennio proprio grazie alle sperimentazioni di Olitec, realtà nata nel 1981. E uno degli esempi più eclatanti riguarda proprio gli scenari aperti dall’intelligenza artificiale sulla figura del Pirata, fra l’altro in consonanza pressoché perfetta con l’indagine riaperta meno di un mese dalla Dda della Procura di Trento per i fatti di Madonna di Campiglio avvenuti al Giro d’Italia 1999, quando Pantani fu estromesso dalla corsa - praticamente già vinta - in seguito a controlli antidoping. L’ipotesi della Procura è di associazione di stampo mafioso finalizzata alle scommesse: in parole povere, la Camorra avrebbe gestito un giro miliardario puntando sulla sconfitta del Pirata, per poi darsi da fare per disinnescarlo quando si era capito che avrebbe trionfato anche nel Giro del ‘99. Su quest’ultimo aspetto l’intelligenza artificiale di Interceptor non si esprime, ma arriva comunque a escludere la possibilità che la leggenda del ciclismo mondiale facesse uso di doping. La risposta in questo senso è giunta in seguito all’analisi di 15 filmati di tappe corse dal ciclista: l’algoritmo ha messo a confronto espressioni del volto e andamento delle prestazioni sportive con picchi e cali. Per la Fondazione Olitec ne emerge un quadro in se stesso coerente, tale da far propendere per «l’assenza costante di doping». Ma la conclusione più clamorosa a cui arriva Interceptor riguarda quello che potrebbe essere accaduto il 14 febbraio 2004 al residence Le Rose di Rimini: secondo l’intelligenza artificiale, la morte di Pantani non sarebbe avvenuta in solitudine, come riportano le versioni ufficiali, alle quali fra l’altro la famiglia non ha mai creduto. Anzi, si sarebbe trattato di un vero e proprio omicidio, per giunta commesso non da una sola persona, ma addirittura da «due o tre» soggetti. A cosa si deve tale elaborazione? La Fondazione ha sottoposto all’algoritmo alcune immagini della scena del delitto: l’investigatore virtuale ha processato in particolare la posizione delle macchie di sangue e del cadavere di Pantani, cercando di mettere in relazione le tracce ematiche con le ferite trovate sul corpo del Pirata, arrivando al verdetto che tali elementi contrasterebbero con lo scenario di una morte naturale e riaprendo quindi un’altra volta il dibattito sul mistero.

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