Zanzare: rischio virale, in arrivo il vaccino contro la Dengue

«Le zanzare non sono solo un disagio, rappresentano anche un fattore di rischio da prendere sempre più seriamente». L’avvertimento viene lanciato da Raffaella Angelini, direttrice del dipartimento di Igiene pubblica dell’Ausl Romagna, che fa il punto della situazione anche alla luce dei tantissimi casi di Dengue che affliggono il Brasile. Il porto di Ravenna è uno degli osservati speciali e le navi provenienti da Paesi a rischio sono sottoposti a controlli da parte della sanità marittima. L’ Emilia-Romagna, nel Piano regionale arbovirosi del 2024, ha stanziato 1 milione e 120mila euro per la lotta alle zanzare.

Clima e globalizzazione

«Il riscaldamento climatico e la globalizzazione sono fattori predisponenti per la circolazione delle malattie tropicali - spiega Angelini -. Nel 1990 è arrivata in Italia la zanzara tigre; si trovava su una nave proveniente dal Sud-est asiatico che sbarcò a Genova. Ora dobbiamo evitare che diventi endemica un altro tipo di zanzara: la Aedes aegypti. Entrambi questi insetti possono essere veicolo per la trasmissione della Dengue, conosciuta anche come “febbre spaccaossa”. È una malattia insidiosa, diffusissima nei paesi tropicali tra Sud America e Sud-est asiatico, che porta febbre alta e dolori articolari. Una stessa persona la può contrarre più volte e di solito al secondo contagio si ha una reazione più potente che può portare a complicazioni anche serie. Alla luce degli altissimi numeri che ci sono in Brasile, quest’anno aumenta la probabilità che arrivino anche da noi dei casi. Teniamo conto anche del fatto che l’anno scorso in Lombardia abbiamo avuto il primo focolaio di Dengue su territorio italiano. Abbiamo di fronte un rischio reale che dobbiamo arginare sul nascere».

Il vaccino

La dottoressa Angelini spiega che da quest’anno esiste anche un vaccino contro la Dengue: «La Regione Emilia-Romagna ne sta acquistando delle dosi dall’Istituto Spallanzani. Sarà somministrato a chi lo richiede e verosimilmente sarà a pagamento. È utile per chi ha in programma viaggi in zone a rischio, ma bisogna attrezzarsi per tempo, dato che sono previste due dosi a tre mesi di distanza l’una dall’altra».
Le precauzioni

La diffusione di malattie come Dengue, Zika e Chikungunya rappresentano un motivo in più per adottare le misure di contenimento della diffusione delle zanzare. La trasmissione non avviene da persona a persona, ma se un individuo infetto viene punto da una zanzara, quest’ultima poi diventa veicolo per la malattia nel caso punga altre persone.

«Per il contenimento delle zanzare, le amministrazioni mettono in pratica una serie di misure nelle zone pubbliche, garantendo anche la disinfestazione dei tombini stradali - commenta la direttrice del dipartimento -; a ciò bisogna aggiungere le azioni dei cittadini che sono chiamati a intervenire sulle proprie aree verdi, limitando al massimo i ristagni d’acqua. È una situazione in cui tutti devono fare la loro parte. In estate, inoltre, è bene proteggersi dalle punture delle zanzare”.

Angelini raccomanda anche massima attenzione da parte di chi proviene da un Paese a rischio: «Se nell’arco di una settimana dal ritorno si manifesta una febbre è bene segnarlo al proprio medico. Dopodiché è sufficiente fare degli esami rapidi e semplici per verificare se si tratta di malattia tropicale. Anche prima che arrivino gli esiti degli esami, si inizia con la disinfestazione nei luoghi limitrofi all’abitazione della persona. Queste procedure sono state adottate sin dai tempi del caso Chikungunya, che si manifestò nel 2007 a Castiglione di Cervia».

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