Valle Savio, i Saviors portano il touch rugby nelle scuole medie della vallata

Portare i valori dello sport e dei corretti sani stili di vista nelle classi delle scuole medie attraverso il rugby. Questo l’obiettivo del progetto “Savio Rugby” che l’associazione sportiva dilettantistica Saviors social Rugby sta proponendo alle scuole medie della Valle del Savio per il prossimo anno scolastico.

«Di solito le società cercano di portare le scuole nei loro campi, in questo caso, considerato che il nostro campo è a Roversano e quindi troppo lontano, siamo noi ad andare da loro», racconta Michele Messina vicepresidente dei Savior che nei giorni scorsi ha presentato il progetto anche al Rotary Valle Savio riscuotendo grande interesse. «Non è un progetto fatto con l’intento di reclutare - chiarisce subito -: l’obiettivo che ci diamo non è il tesseramento, ma quello di aumentare l’offerta sportiva in contesti in cui spesso è limitata, specie per quanto riguarda gli sport di squadra, e aiutare ragazzi e ragazze a sperimentare una socialità che non sia quella virtuale dei dispositivi elettronici, dei videogiochi e dei social network, a imparare a vince e a perdere».

La scelta non semplice ma molto apprezzata è quello indirizzare il progetto alle scuole della Valle del Savio: da San Carlo e Borello fino a Verghereto. «Dopo aver incontrato i sindaci, stiamo incontrando in questi giorni i dirigenti scolastici e la reazione è di entusiasmo e massima disponibilità. Sono realtà in cui non arrivano tante proposte di questo tipo, qualcuno ci ha proprio raccontato che si sentono un po’ dimenticati e nella nostra proposta vedono un’opportunità da non lasciarsi sfuggire».

L’idea è quella di far viaggiare insieme sport e alimentazione, attivando anche collaborazioni con altre realtà del territorio. L’intervento verrà svolto in orario curriculare da educatori Saviors Social Rugby che ne sosterrà interamente i costi. Il progetto si rivolge a tutti gli studenti, maschi e femmine, dei tre anni di corso. Quello che verrà proposto è il “Touch Rugby” «che mantiene lo spirito del rugby senza avere la fase di placcaggio, molto spettacolare ed allo stesso tempo con rischi molto limitati, perfettamente adatto per l’ambiente scolastico», si legge nel progetto.

La proposta è quello di svilupparlo in due fasi: la prima prevede di svolgere tre interventi per classe in orario curricolare da due ore ciascuno con cadenza bisettimanale, per preparare gli alunni alla partecipazione ad un torneo inter-istituto di “Touch Rugby” da disputarsi nelle strutture dell’istituto scolastico. La seconda fase prevede di selezionare fra tutti quanti abbiano partecipato al torneo Touch almeno 12 alunni per istituto da preparare – in orario extracurricolare - alla Coppa Valle Savio, torneo a cui partecipano le scuole medie della vallata coinvolte nel progetto. Ci sarebbe poi la possibilità di far partecipare le scuole ai Giochi Sportivi Studenteschi organizzati dal Coni.

«Quella che abbiamo presentato alle scuole è una proposta che può crescere o restringersi a seconda delle esigenze delle scuole, ma anche della risposta dei ragazzi e delle ragazze», conclude Messina.

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