Valle Savio, ultimi lavori ai Mandrioli: quella fino al 10 maggio è l’ultima chiusura

Valle Savio
  • 03 maggio 2024

Da ieri fino al 10 maggio la strada per i Mandrioli sarà chiusa, ma quella annunciata dal sindaco sul consueto aggiornamento a mezzo Facebook sarà l’ultima chiusura, dopo infatti «tornerà definitivamente aperta». A metterlo nero su bianco è il sindaco Marco Baccini, che mantenendo fede all’impegno preso con i cittadini casentinesi e sampierani, ha di volta in volta aggiornato su aperture e chiusure della strada.

A rendere necessarie queste interruzioni del traffico sono stati (e saranno ancora per qualche giorno) i lavori di disgaggio dei massi pericolanti, un intervento di messa in sicurezza in cui la Provincia ha investito 520mila euro, a cui si aggiunge l’investimento da 491mila euro per il risanamento delle barriere di sicurezza.

Con questi ultimi 8 giorni di stop, «la parte di lavori che richiedono l’occupazione della carreggiata e quindi le chiusure al traffico si conclude - spiega il sindaco Marco Baccini -, il cantiere proseguirà ancora per una settimana, dieci giorni al massimo, ma con interventi di rifinitura a bordo strada che non richiedono chiusure. Dopodiché potremo dire del tutto ultimato l’intervento e i Mandrioli torneranno percorribili, senza l’incombenza delle chiusure, senza semafori».

«Le imprese hanno fatto un lavoro enorme - commenta -, mettendo in sicurezza la strada, lavorando su una parete molto alta e molto esposta. Per qualcuno il cantiere è durato troppo, ma il loro è un lavoro per cui in caso di vento o pioggia si devono fermare, è una questione di sicurezza dei lavoratori. Non possiamo denunciare le morti e gli infortuni sul lavoro e poi chiedere di accelerare i tempi di un cantiere sacrificando la sicurezza di chi ci lavora».

La conclusione di questo intervento è uno dei tasselli che mette nel bilancio di questi dieci anni da sindaco che sta per concludere: «Lasciamo anche la strada dei Mandrioli più sicura, grazie all’investimento di tante risorse pubbliche». Un risultato che ripaga anche i sacrifici e i disagi che ha subito chi quella strada la deve percorrere spesso: «Purtroppo quando si ha a che fare con i lavori pubblici si deve passare anche dal di lì. È inevitabile».

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