San Piero, licenziano le segretarie e scoppia la polemica. I dottori: «Non c’è alcuna intenzione di “minare” la Medicina di gruppo»

È fondamentalmente una scelta personale, professionale e soprattutto esercitata nel rispetto delle norme, quella che hanno esercitato i dottori Diletta Bolognesi e Giancarlo Rossi quando hanno deciso di interrompere il loro rapporto di lavoro con Roberta Rossi, segretaria e infermiera della Medicina di gruppo e con la sua collega che svolge funzioni di segreteria.

Sono quattro i dottori che fanno parte della Medicina di Gruppo, due sono quelli che hanno deciso di interrompere il rapporto di lavoro e organizzarsi diversamente. Non si tratta mai di scelte semplici, quasi mai sono esenti da ripercussioni, sul lato personale e relazionale, ma mai avrebbero immaginato che la loro decisione sarebbe entrata nel dibattito elettorale come è successo quando Roberta Rossi, che è anche candidata della lista “Andare Oltre” ha raccontato pubblicamente il licenziamento suo e della collega, adombrando l’ipotesi che ad essere a rischio chiusura fosse l’intero servizio della Medicina di Gruppo.

«Non è mai stata, né mai sarà nostra intenzione “minare” la Medicina di Gruppo o la Medicina Generale, né, tanto meno, togliere o ridurre il servizio di segreteria in ospedale». Chiariscono Diletta Bolognesi e Giancarlo Rossi. «La vicenda - spiegano - riguarda esclusivamente un rapporto di lavoro tra liberi professionisti che era arrivato alla sua naturale scadenza. Il nostro intento è quello di ampliare e migliorare il servizio di segreteria, utilizzando un’assistente liberamente scelta da ciascuno dei medici, che possa aumentare la disponibilità ambulatoriale e di segreteria. Ciò comporterà indubbiamente un maggiore esborso economico a carico del medico, ma nel contempo gli consentirà di costruire un solido rapporto di fiducia e di fattiva collaborazione con la propria segretaria. Il tutto nell’ottica di migliorare il servizio e di dare risposte più celeri e appropriate ai bisogni dei pazienti».

Insomma nessun fine ulteriore rispetto alla volontà legittima di riorganizzarsi, con personale di loro scelta con cui instaurare un rapporto diretto e non più mediato dalla cooperativa di cui erano dipendenti per la parte di segreteria, Rossi e la collega. Il periodo elettorale, invece, solo una coincidenza legata alle scadenze dei contratti.

Si tratta inoltre di una scelta su cui i dottori Bolognesi e Rossi non hanno trovato la condivisione dei colleghi medici con cui condivido il poliambulatorio, che invece presumibilmente proseguiranno il rapporto di lavoro con le due storiche segretarie continuando ad essere presenti al poliambulatorio.

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