Mercato Saraceno, Ponte di via Gamborano: 1,4 milioni per demolirlo e rifarlo

C’è anche il ponte di via Gamborano tra quelli finanziati dall’ordinanza 13ter del commissario straordinario per la ricostruzione Fabrizio Curcio. È, insieme al ripristino della viabilità in località Monte Birra a Castrocaro, uno dei 179 interventi, tra quelli finanziati ex novo e quelli frutto di rimodulazioni di spesa previsti dall’ordinanza per un volume economico di 197 milioni di euro di cui 108 aggiuntivi, di cui ieri ha dato notizia la Regione Emilia Romagna. Il provvedimento rappresenta, dunque, una rimodulazione generale dei finanziamenti stanziati con le ordinanze precedenti, oltre a essere lo strumento tecnico con cui si finanziano le opere strategiche per la difesa idraulica e per la viabilità di diversi territori.

A oltre 6 mesi di distanza dall’ultimo provvedimento (l’ordinanza 33/2024), che aveva messo in campo nuove risorse per la ricostruzione pubblica, «l’ordinanza 13 ter- spiegano il presidente Michele De Pascale e la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini - costituisce quindi un momento di generale riallineamento, per un totale di ben 85 milioni, dei quadri economici degli interventi la cui progettazione risulta avviata o l’esecuzione in corso. Così facendo, fra nuove opere, rimodulazioni e riallineamenti saranno sbloccati interventi per circa 250 milioni di euro».

L’ordinanza ha dato priorità agli interventi di difesa idraulica con un focus particolare sui ponti, casistica in cui rientra l’intervento sul ponte di via Gamborano per cui sono previsti 1,4 milioni, mentre in parallelo si punta a sanare situazioni ben precise in zone particolarmente critiche, ed è questo il caso di Monte Birra dove si stanziano 700mila euro per un’opera di contenimento di una frana.

Durante l’alluvione di maggio 2023 quello di via Gamborano sul torrente Borello è stato uno dei ponti più colpiti: carico di fango e alberi franati dalle montagne soprastanti, in quel punto il Borello aveva deviato il suo percorso e fino con l’erodere la sponda opposta al punto da scollegarla completamente dal ponte, isolando così i due nuclei familiari che vivono oltre quel ponte. Quello previsto in questo caso sarà un intervento di demolizione e ricostruzione a renderlo necessario non è una perdita di stabilità, l’attraversamento è infatti rimasto sicuro e una volta ricollegato alla sponda è tornato ad esercitare la sua funzione, ma le tantissime pile che lo sorreggono che limitano il deflusso dell’acqua finendo con il creare un pericoloso effetto diga. Si tratta di un progetto che sarà in capo al Comune di Mercato Saraceno e non sarà una sfida semplice se si considera il contesto che vede i piccoli comuni di montagna già oberati dall’ordinario e dallo straordinario che l’alluvione ha portato con sè.

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