San Piero, Nuovo centro diurno al villino: «Opera costosissima e inutile»

«Un’opera costosissima e sbagliata», così Sereno Rossi, ex direttore dell’Istituzione Casa Protetta “Camilla Spighi” di San Piero in Bagno definisce i lavori appena avviati nel cosiddetto “villino”, la struttura adiacente alla casa protetta destinata ad accogliere un centro diurno per anziani e spazi ad uso amministrativo.

«Da ex-direttore dell’Istituzione Casa Protetta “Camilla Spighi” di San Piero in Bagno, sento doveroso fornire alcuni dati e riflessioni in ordine a questi lavori che interessano la palazzina di via C. Battisti, sita in prossimità della Casa Protetta», scrive Rossi.

La prima riguarda i costi, giudicati, numeri alla mano, eccessivi: «Al netto di alcuni interventi nell’edificio che ospita la Casa Protetta, la spesa complessiva ammonta infatti a ben 691.728 euro e include il villino in ristrutturazione e il corridoio coperto di collegamento fra la casa protetta ed il villino. A lavori ultimati - spiega - resteranno disponibili per il centro diurno 71 metri quadri al piano terra, di cui 47 mq funzionalmente utilizzabili a favore degli anziani ospiti del centro diurno; mentre i 70 mq al piano primo, dove la superficie funzionale si riduce a poco più di 50 mq, saranno destinati alle funzioni amministrative-gestionali».

Così facendo, fa notare Rossi, «questo intervento costerà 4.340 euro al mq se si considera la superficie calpestabile del villino e ben 5.738 euro al mq se si rapporta la spesa alla superficie funzionale del villino medesimo». Per avere un termine di paragone Rossi ricorda che la scuola media inaugurata a inizio anno e poco distante dalla casa protetta è costata «se non mi sbaglio, di 2.100 euro al mq, con ben altri esiti funzionali». Quella per il villlino per l’ex direttore è «una spesa spropositata, destinata peraltro ad aumentare dato che resta da quantificare e finanziare l’ascensore».

Oltre che eccessivamente cara per Rossi l’opera è anche sbagliata e ancora una volta argomenta con i numeri: «Gli ambienti in cui sarà ospitato il centro diurno sono drammaticamente angusti: 3,17 mq per il bagno, 14,77 per la sala di mobilizzazione; 14,85 per il soggiorno-relax; 14 per la sala da pranzo. Per dare un’idea, 14 mq è la superficie di una camera d’albergo a due posti letto . Essendo peraltro dotati di scarsa illuminazione naturale, non è difficile immaginare che risulteranno pressoché opprimenti per persone anziane con un tono dell’umore già di per se basso». Tutti elementi che lasciano presupporre a rossi che il centro diurno, «dato il suo scarso appeal, risulterà un’appendice scarsamente utilizzata della struttura principale. Dunque un’opera pressoché inutile. Perché tutto questo?».

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