Mercato Saraceno, acido fuoriuscito da un’azienda: pericolo sventato dopo 10 ore di lotta e di E45 chiusa
Un’accidentale e potenzialmente pericolosa dispersione di una sostanza chimica all’esterno di un’azienda nell’area artigianale di Mercato Saraceno a ridosso della E45 ha costretto a chiudere per quasi l’intera giornata di ieri lo svincolo della superstrada in quel punto. Un tempestivo intervento sul posto di personale specializzato in problematiche di questo tipo ha scongiurato guai, ma l’apprensione è stata grande fin da quando il problema si è manifestato all’inizio della mattinata di ieri, sotto forma di qualcosa di colore giallognolo, a vista un po’ polveroso e un po’ liquido e volatile, che fuoriusciva dallo stabilimento della “Secam”. Si tratta dell’impresa in via della Liberazione, che ha a Ravenna il proprio quartier generale e svolge un attività legata all’uso di varie sostanze chimiche. A quanto pare, quello che si è sprigionato nell’aria era un acido, forse acido nitrico o qualcosa di simile, che sulla carta può scatenare reazioni molto nocive se entra in contatto con determinati elementi. La preoccupazione era quindi non poca, visto che a breve distanza dal punto dell’incidente ci sono anche altre aziende, e pure abitazioni. E per fortuna, vista la festività del 2 novembre, le scuole erano chiuse e gli alunni torneranno in classe solo lunedì. Comunque, alla fine, non ci sono stati danni per la salute, né bisogno di fare evacuazioni, dopo avere accertato che nell’aria non c’erano sostanze con valori tali da destare preoccupazioni. Poi, grazie all’intervento sul posto di un gran numero di mezzi e di uomini, la situazione è rientrata e lo svincolo della E45, che era stato chiuso, è stato riaperto verso le 18.30. Personale esperto e con adeguate protezioni ha iniziato subito l’opera di bonifica. Sono confluiti sul posto innanzitutto i vigili del fuoco, ed è stata poi fatta giungere da Bologna anche una squadra speciale (attrezzata per “assorbire” la sostanza chimica, mentre si faceva attenzione a non fare finire liquidi nel fiume, usando sabbia), oltre ad addetti di Arpae, Anas, carabinieri, Forestale.
La sindaca Monica Rossi, che ha seguito con attenzione l’evolversi della situazione, è sollevata per il fatto che «la situazione è stata gestita con prontezza e sono state adottate tutte le misure per garantire la sicurezza della comunità» ma anche sorpresa, perché a quanto pare la fuga dell’acido sarebbe avvenuta da «un deposito nuovo, collaudato poche settimane fa».