Sarsina, la chiesa del Mangano riapre dopo il restauro e diventa un bivacco
Inaugura sabato mattina 9 novembre con un trekking organizzato dai giovani della Bcc di Sarsina il nuovo rifugio nella chiesa del Mangano. La chiesetta che ormai era ridotta a un rudere ora è pronta ad iniziare un nuovo capitolo della sua esistenza come bivacco e ad accogliere pellegrini e camminatori.
Di proprietà del demanio forestale regionale è stata restaurata grazie ai fondi messi a bando nell’ambito della misura 8.5.01 del piano di sviluppo rurale 2014-2020. La misura è dedicata a investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali. «Sono fondi spesso usati per migliorare la rete dei sentieri - spiega Simone Bartolomei che oltre ad essere consigliere comunale a Sarsina e dell’unione Valle Savio è anche membro del comitato demaniale - in questo caso però abbiamo pensato a un progetto che fosse a servizio della rete sentieristica esistente». L’investimento complessivo per il recupero della chiesina è stato di 150mila euro e la realizzazione del progetto di recupero è stata possibile grazie alla «bella collaborazione» tra l’Unione Forlivese e l’Unione Valle Savio. La prima è l’effettivo ente gestore del demanio forestale, ed è per questo che a candidare il progetto di restauro al bando è stata l’Unione Forlivese. Il territorio su cui sorge effettivamente la chiesa è invece parte dell’Unione Valle Savio ed è stata quest’ultima, grazie a una convenzione ad hoc, a seguire la realizzazione dei lavori, «L’Unione Valle Savio ha dato anche un importante e non scontato supporto nella fase della progettazione», aggiunge Bartolomei. I lavori, durati circa 4 mesi, sono stati realizzati dalla Clas, società cooperativa di Bagno di Romagna.
«Quella del Mangano - racconta Bartolomei - è una delle chiesette ubicate in aree rurali remote, attorno non ha mai avuto un vero nucleo abitativo, ma in passato erano abbastanza frequenti». Ormai era diventata un rudere ma a renderla interessante è anche il fatto che «sorge in una zona piuttosto panoramica e a ridosso del crocevia di una rete sentieristica e a poca distanza da uno dei sentieri del Cammino di San Vicinio. È una zona molto frequentata da camminatori ed escursionisti in mountain bike». È questa sua collocazione particolare ad aver dato lo spunto al progetto per trasformarla in un bivacco: «Risalendo dall’abitato di Sarsina verso Careste, si incontrano il bivacco del Castellaccio, la chiesa Badia di Montalto, che in realtà non è un vero e proprio bivacco ma all’occorrenza, accordandosi con l’associazione che la gestisce può avere anche quella funzione, e ora si aggiunge la chiesa del Mangano». La nuova struttura, spiega Bartolomei, «funzionerà a tutti gli effetti come un bivacco e sarà sempre aperta per escursionisti e camminatori».
Per l’evento di inaugurazione l’appuntamento è per domani mattina sabato 9 novembre: alle 8.30 il ritrovo in piazza Plauto a Sarsina, alle 9 parte il trekking organizzato dal gruppo giovani della Bcc di Sarsina, alle 12 è previsto il taglio del nastro e la benedizione, a seguire ci sarà un pranzo a buffet preparato dalla Pro Loco di Sarsina, per poi rientrare alle 16 in piazza Plauto.