Fumaiolo, grida “di aiuto” nella foresta: 7 ore di spasmodiche ricerche

Quasi sette ore di ricerche spasmodiche, per un allarme che alla fine si è rivelato senza motivo d’essere. Dalle 11 circa e fino ad oltre le 18 di ieri decine di uomini delle forze di pubblica sicurezza, in parte con l’ausilio anche di un elicottero, sono stati impegnati alacremente per tentare di rintracciare una “donna che chiedeva aiuto”.
A lanciare l’sos è stato un gruppo di escursionisti: tra i tanti che in giornate piacevoli come quella di ieri si impegnano in camminate in tutta l’area delle foreste romagnole, compresa quella a nord del Fumaiolo dove ieri, prima di pranzo, i percorsi si sono però pian piano “riempiti” anche di personale addetto ai soccorsi. Qualcuno aveva distintamente sentito provenire da una zona non molto distante dai luoghi di cammino le grida con richiesta di aiuto di una donna.
Tanto è bastato per far accorrere sul posto, come normale che fosse, squadre dei vigili del fuoco da sedi e distaccamenti della zona, nucleo Saf, carabinieri e carabinieri forestali, soccorso alpino. Raggiunti poco più tardi anche dall’elicottero del 115 “Drago” proveniente dalla zona di Arezzo. L’area di ricerca non era facilmente circoscrivibile. Si stagliava lungo il sentiero 129 in un percorso che dal Rifugio Giuseppe poteva allungarsi fino al Rifugio Moia. Senza escludere di dover coinvolgere nelle ricerche alle la ripida (e in linea d’aria abbastanza vicina) parete di Ripa della Moia: col bel tempo tornata ad essere di nuovo potenziale meta di arrampicatori.
Tenendo a distanza l’elicottero in maniera sufficiente per poter lanciare grida di ricerca e poter ascoltare eventuali nuove grida d’aiuto, l’sos lanciato dagli escursionisti non è mai più stato sentito da nessuno. Anzi: tra gli appassionati di trekking di passaggio si è sommato chi asseriva di aver sentito le grida (questa volta di un uomo) che stavano però richiamando il proprio cane ma senza chiedere alcun tipo di aiuto. Nell’incertezza le forze di pubblica sicurezza hanno continuato a setacciare l’area fino a dopo le 18. Una volta verificato anche che tutte le vetture posteggiate in zona fossero state recuperate dai relativi proprietari - escursionisti, l’allarme è stato catalogato come “falso” e le squadre si soccorso sono rientrate alla base.