Bagno di Romagna, turismo sotto analisi con l’assessora regionale Frisoni: trasporti e stranieri le sfide chiave




I numeri ci sono: quello di Bagno di Romagna e della Valle del Savio è un territorio che si difende bene sotto il profilo turistico in generale e di quello termale in particolare. Ma c’è anche la consapevolezza di un potenziale di crescita ulteriore che va sfruttato, su cui lavorare.
Questa la panoramica fatta ieri pomeriggio durante l’incontro “Idee e proposte per crescere”, promosso da Confesercenti Ravenna Cesena per parlare delle opportunità di sviluppo sotto il profilo del commercio e del turismo. Ospite d’onore Roberta Frisoni, assessora regionale al Turismo e allo Sport; a condurre l’incontro Graziano Gozi, direttore di Confesercenti Ravenna Cesena; con lui anche Pasquale Ambrogetti, referente per l’associazione di Bagno di Romagna, e Sara Reali, che ha illustrato i dati dell’indagine tra gli imprenditori del territorio. In una sala strapiena, dove sedevano anche i consiglieri regionali Francesca Lucchi, Daniele Valbonesi, Luca Pestelli, hanno preso parola anche i sindaci di Sarsina, Enrico Cangini, Mercato Saraceno, Monica Rossi, Verghereto, Enrico Salvi, e il “padrone di casa”, Enrico Spighi, sindaco di Bagno di Romagna.
Il commercio e gli hub
Un «affondo sul commercio, prima di concentrarsi sul turismo» del direttore Gozi ha aperto l’incontro: il settore è in crisi strutturale, il lavoro «non è più considerato né attrattivo, né remunerativo e sconta un mancato ricambio generazionale. Per una attività che apre ne chiudono tre».
Sul tema è tornata a fine incontro Frisoni, rispondendo alle domande sulla legge regionale sugli hub urbani, a cui guardano con interesse sia i privati che le amministrazioni. Tra quelle presenti due (Sarsina e Bagno di Romagna) hanno partecipato al primo bando che finanziava gli studi di fattibilità. La Regione - ha riferito Frisoni - ha stanziato 15 milioni di euro per attuare i primi progetti di fattibilità: «Sono in corso le valutazioni per capire chi, sulla base di quei progetti, rientra effettivamente nei criteri dell’hub urbano».
Turismo
Ma è soprattutto di turismo che si è parlato ieri. Il punto di partenza è stato l’indagine della Confesercenti, che ha interpellato 100 operatori del settore. La fiscalità da alleggerire, la difficoltà a reperire manodopera e gli aumenti dei costi di materie prime ed energie sono le maggiori preoccupazioni degli intervistati, dalle cui risposte emerge un atteggiamento critico, la voglia di fare di più e meglio che rivolgono anche alla parte pubblica, ma anche la consapevolezza che la stagione passata è stata soddisfacente e un sostanziale ottimismo per il futuro.
Sono due aspetti non scontati, ha sottolineato Frisoni, ma «l’inclinazione alla critica costruttiva e l’ottimismo sono due peculiarità di questo territorio, che non si ritrovano dappertutto in Italia e nemmeno in regione».
Trasporti
Tra i nodi critici sollevati c’è quello dei trasporti: il tasto più dolente è quello della E45 e l’esortazione in questo caso è a fare fronte Comune verso il Governo e Anas.
Ma c’è anche il tema degli aeroporti e sul punto Frisoni ha sottolineato: «Soprattutto per i turisti internazionali, se il trasferimento è confortevole, la distanza si annulla»; quindi è uno dei fronti su cui lavorare.
In generale, il turismo straniero è un punto su cui Frisoni esorta a investire di più e meglio anche nella promozione: «Qui c’è un patrimonio immenso di servizi, paesaggi, gastronomia e storia che va messo a valore». Su questo versante, sono importanti gli investimenti nella promozione, specialmente se fatta in rete tra territori, e tra istituzioni e privati.