Bagno di Romagna, Terme Sant’Agnese, il CdA: «Società sana e competitiva»

Valle Savio
  • 12 febbraio 2025

Terme Sant’Agnese Spa «è una società sana, che con le sole proprie forze riesce a stare positivamente su un mercato complesso e fortemente concorrenziale e competitivo quale quello alberghiero-termale, e a fornire, in via secondaria, importanti servizi per la comunità come la gestione dei poliambulatori e day-hospital, assicurando lavoro a oltre 60 persone e creando positivi riscontri a tutto l’indotto». A dirlo è il consiglio di amministrazione delle Terme in un comunicato stampa diffuso ieri in cui, numeri alla mano, smentiscono le voci che vorrebbero l’azienda in difficoltà. Lo fanno citando i dati di bilancio e senza mai menzionare direttamente, limitandosi a qualche vago riferimento, le multe ricevute dall’ispettorato del lavoro, una scelta, quest’ultima, da imputare alla delicatezza della vicenda ancora in piena evoluzione: nei prossimi giorni, infatti, dovrebbe aprirsi una nuova fase di tentativi di conciliazione tra i singoli lavoratori e l’azienda, un iter che dovrebbe arrivare a conclusione a fine mese.

I dati del bilancio

L’obiettivo del comunicato di ieri, una delle rare occasioni in cui il CdA interviene pubblicamente, è quella «rassicurare tutta la comunità in cui Terme Sant’Agnese opera, trattandosi di società prevalentemente pubblica e quindi di tutti». Due i «momenti difficili» del passato che, ricorda il CdA, «la società ha già affrontato con successo»: per primo ricordano «l’uscita, consentita ex lege, di tutti i soci pubblici (ad esclusione del Comune di Bagno di Romagna), che ancora grava sui bilanci della società con un debito di circa 700 mila euro» e poi l’emergenza Covid 19, «superata senza particolari problemi finanziari proprio perché l’organo amministrativo si attivò immediatamente per avere la liquidità necessaria (mutuo di 1.000.000 euro) atta a far fronte ad una stagione più che difficile, che gli istituti di credito concessero con le sole garanzie offerte dal patrimonio della società a riprova del buono stato di salute dei propri conti».

Risultati confermati

Da allora (era il 2020) i conti «si sono ulteriormente consolidati: gli utili netti (al netto di tutti i costi, interessi passivi compresi) degli esercizi 2021/2023, ammontano a circa 800.000 euro, il flusso di cassa prodotto nello stesso periodo, in parte destinato agli investimenti e in parte alla riduzione del debito ammonta a oltre 2 milioni, i mutui bancari che da 2,7 milioni del 2021 sono passati a 2,1 milioni del 2023; la liquidità (depositi bancari) che al 31 dicembre 2023 assommava a 1,8 milioni di euro e quindi una posizione finanziaria netta (differenza fra debiti e crediti bancari) di soli 300.000 euro». È alla luce di questi numeri che ribadiscono: «La società risulta quindi fortemente liquida e in grado di sostenere i costanti investimenti necessari a mantenere la propria struttura in perfetta efficienza; di garantire la continuità aziendale a beneficio di tutti i soggetti che a vario titolo operano con la società, in primo luogo i propri dipendenti, affrontando le turbolenze, anche impreviste, che si possono presentare».

«Estrema prudenza»

A rendere possibili questi risultati, una gestione «sempre stata improntata all’estrema prudenza». Strategia che dai numeri presentati sembra aver pagato: «il Patrimonio netto è passato da circa 10 milioni del 2020 a circa 11 milioni del 2023». «Per questo - spiega il CdA - dobbiamo ringraziare tutti i soci e in particolare il nostro azionista di riferimento, Comune di Bagno di Romagna, che a tal fine ha consentito l’accantonamento degli utili piuttosto che la distribuzione ai soci». «La società - concludono - gode di ottima salute ed è perfettamente in grado di affrontare tutte le problematiche già evidenziate con la necessaria serenità e sotto tutti i punti di vista. Resta comunque consapevole che, indipendentemente dalla fondatezza delle proprie scelte, vi sarà sempre una minoranza pronta a contestarle».

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