Bagno di Romagna, nuova caserma dei vigili del fuoco: ultimo passo prima dell’appalto
La nuova sede del distaccamento dei vigili del fuoco di Bagno di Romagna torna all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Nella seduta convocata per le 18 di lunedì il Consiglio dovrà esprimersi sull’assenso all’intesa Stato-Regione al progetto e sulla conseguente variante allo strumento urbanistico vigente che prevede in particolare una deroga alle distanze tra fabbricati. Si tratta di un passaggio necessario in vista dell’avvio della seconda conferenza dei servizi già convocata per il 18 gennaio, al termine della quale si conteranno i 40 giorni entro cui recepire eventuali indicazioni utili alla progettazione esecutiva definitiva. «Se non emergeranno tematiche particolari si potrà a quel punto procedere con la gara d’appalto per i lavori che avranno una durata stimata di circa due anni», riassume il sindaco Enrico Spighi.
Il progetto è quello avviato più di sei anni fa: «Il ministero, valutando come strategico il distaccamento di Bagno di Romagna, aveva deciso di acquisire una sede così da poter lasciare quella attuale in affitto», ricorda Spighi. Il Comune facilitò quella ricerca che si concluse con l’acquisto da parte del Ministero della vecchia casa cantoniera di di via Battistini e aggiunse un contributo per far sì che la nuova sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco potesse ospitare anche la sede della protezione civile comunale.
Si tratta di un progetto del valore complessivo di circa 5 milioni di euro ed è di marzo 2023 la notizia dell’assegnazione della progettazione definitiva ed esecutiva e della direzione lavori: dopo un primo avviso andato deserto il lavoro è stato affidato al raggruppamento temporaneo composto da Abacus srl, con sede a Paciano, in provincia di Perugia, Architecnica srl di Ravenna e Archeotech studio associato di Archeologia di Perugia, per un importo complessivo 360.196 euro. Tra i lavori da realizzare, oltre alla demolizione di un vecchio magazzino al cui posto sorgerà il manufatto in cui avrà sede la protezione civile che godrà di un ingresso indipendente, anche l’adeguamento sismico dell’edificio esistente e il collegamento tra vecchio e nuovo edificio, la sistemazione dell’area esterna.