Una marcia per la pace come festa di Natale per le elementari di Villachiaviche

Cesena
  • 15 dicembre 2024

Una festa di Natale davvero speciale quella che ha coinvolto ieri mattina 103 alunni della elementare di Villachiaviche.

Anziché festeggiare tra le mura scolastiche hanno deciso di mettersi in marcia per la pace, camminando fino in centro e sfruttando i giardini pubblici per dare un senso ancor più profondo alle festività 2024.

I piccoli sono partiti a piedi dalla propria scuola ed hanno percorso a piedi tutti i quattro chilometri e mezzo che separano la scuola dal cuore del centro cittadino e dal guardino pubblico.

Erano accompagnati da tanti genitori, da tutto il corpo insegnanti e dalla dirigente Monia Baravelli.

Che si trattasse di un’iniziativa per la pace lo ha potuto osservare e capire bene chiunque vedesse la scuola in movimento: accompagnata dalla bandiera della pace con tutti gli alunni che avevano addosso anche un fiocchetto colorato.

Una volta arrivati ai giardini pubblici hanno potuto partecipate a tre canti di Natale che erano stati predisposti dalla scuola Chorus di San Giorgio.

Poi gli studenti hanno letto un proprio messaggio a tema pace alla presenza anche dell’assessora alla Scuola ed ai Servizi educativi Elena Baredi.

«Ho portato a queste famiglie i saluto dell’Amministrazione e del sindaco - ha spiegato Elena Baredi alla fine dell’incontro - ed ho detto loro di sentirmi orgogliosa e fortunata nel trovarmi alla guida di una città che può organizzare delle cose così... Solo all’apparenza “piccole” ma che invece sono davvero grandi ed importanti». I complimenti vanno alle insegnanti che hanno contribuito ad un Natale per i propri studenti di certo meno facile da organizzare rispetto a tante altre attività scolastiche ma altrettanto certamente più pregno di significati: «Soprattutto in questi tempi che stiamo vivendo per me la scuola è l’infrastruttura fondamentale di ogni comunità. Un’infrastruttura insostituibile».

I genitori avevano preparato poi una merenda per tutti: «Una festa di Natale aperta alla città dunque - chiosa Elena Baredi - un momento che di solito è “intimo” ed interno alle scuole e che invece questa volta si è affacciato alla comunità».

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