“Un bagliore, poi le fiamme”: continuano le indagini sul frammento luminoso piovuto dal cielo che ha causato l’incendio a Pioppa di Cesena

Cesena
  • 26 luglio 2024

«Io non ero presente a quell’ora e non posso testimoniare. Ma ci sono quattro persone che hanno garantito anche ai vigili del fuoco di aver visto la dinamica esatta che ha portato a tutti quei danni nella mia azienda».

Sergio Pomponio è il proprietario dell’azienda agricola di via Bel Pavone devastata dal fuoco due notti fa. Al telefono conferma di aver perso alcuni capanni (anche in muratura), un trattore e due mucche: morte nell’incendio che, in due differenti trance, ha colpito la sua area agricola che si trova attorno al civico 1701 della strada. Anche lui attende, dopo che la zona devastata dalle fiamme è stata posta sotto sequestro investigativo, di capire la dinamica per la quale ha subito quei danni. All’apparenza dalle prime (ed ora abbastanza approfondite) verifiche dei vigili del fuoco, causati come riportato anche nell’edizione di ieri da un “frammento di corpo celeste” che è arrivato a terra incandescente.

I vigili del fuoco erano intervenuti due notti fa una prima volta attorno alle 21.30, proprio quando sulla Romagna e una consistente fetta di Nord Est italiano e d’Europa, un bolide ha solcato i cieli illuminandoli per un istante con una striscia del tutto simile a quella di una stella cadente “molto vicina”.

In una prima istanza il 115 intervenuto era riuscito velocemente a spegnere tutto. E gran parte delle cose e degli esseri viventi nell’azienda agricola erano in quel momento al sicuro.

Poi però i pompieri sono dovuti tornare più tardi in via Bel Pavone; e questa volta hanno trovato fiamme più alte, mucche morte, il trattore distrutto e danni anche ai capanni in muratura. Con il vicinato (le case più vicine sia in direzione della Cervese che sul fronte opposto sono tutte a circa 300 metri in linea d’aria) affacciato dalle finestre perché richiamato dal bagliore delle fiamme divenute altissime in pochissimo tempo.

Le operazioni di spegnimento si sono risolte verso le 5 del mattino. Ma le indagini dei vigili del fuoco non si sono fermate. Perché nel frattempo più di un testimone aveva spiegato agli uomini del 115 che un oggetto luminoso era caduto a terra dal cielo. E solo successivamente si erano sprigionate le fiamme. I pompieri, che avevano già escluso cause accidentali del rogo e stavano esaminando tracce per cercare eventuali cause dolose, a quel punto hanno chiamato in causa in nuclei Nbcr e specialisti in arrivo anche da Bologna. Motivo: verificare con gli strumenti a disposizione la caduta a terra e la presenza di qualcosa di proveniente dal cosmo. Che fosse un frammento di roccia o metallico da un satellite, la premura dei vigili del fuoco era anzitutto essere certi che non si trattasse in alcuna maniera di materiale radioattivo o pericoloso per la salute.

Le operazioni di ispezione, verifica e campionatura non hanno portato ad alcun tipo di evidenza sulla presenza di materiale pericoloso nell’aria e nel terreno. Così come non hanno evidenziato ad ora tracce di propellente posto dolosamente da una mano umana.

Un frammento miscroscopico ed incandescente che proviene da fuori orbita terrestre può creare un incendio simile. Ma si tratta comunque di un frammento minuscolo: qualcosa di solido anche di pochi centimetri di grandezza ed in caduta sul terreno dal cielo avrebbe lasciato tracce evidentissime cascando a migliaia di chilometri all’ora sul terreno.

Ora tutto il materiale campionato è sotto analisi chimico microscopica. E in procura è stato aperto un fascicolo contro ignoti. Starà alla magistratura decidere se archiviare la questione catalogandola comunque come un evento non doloso e senza colpevoli, o se chiedere l’aiuto dell’Esa (l’agenzia spaziale europea) per verificare che il bolide di passaggio anche sui cieli di Cesena non fosse composto da frammenti di provenienza umana (un satellite in disuso o simili). E quindi che non possa essere circoscritta una qualche responsabilità a qualcuno per i danni patiti dall’azienda agricola di Pioppa.

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