Turismo e Alzheimer, una delegazione croata a Ravenna e Cesena
Il 22 gennaio una delegazione croata ha fatto visita al Mar e al Classis di Ravenna, per conoscere il progetto di rete regionale dei Musei per l’Alzheimer Mader, coordinato dalla Fondazione RavennAntica e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, interessante best practice utile per l’organizzazione di interventi formativi, scouting di servizi e tecnologie assistive, azioni pilota in cui sperimentare strumenti e servizi. La visita è stata organizzata da Romagna Tech e dalla Fondazione Maratona Alzheimer di Mercato Saraceno, entrambi partner del progetto: “Giornate come queste – afferma Alessandra Folli di Romagna Tech - rappresentano momenti importanti per condividere un’esperienza sul campo. Toccare con mano esperienze che possono essere replicate è fondamentale per diffondere una visione nuova di turismo inclusivo. Su questo punto stiamo lanciando anche una call per idee innovative, in collaborazione con il Cluster Health regionale, attraverso la quale intendiamo mappare soluzioni che potrebbero essere applicate da istituzioni e operatori”.
“La nostra Fondazione – segnala Giorgia Battelli della Fondazione Maratona Alzheimer – promuove i diritti delle persone con demenza, e Adrinclusive rappresenta un passo significativo verso un turismo più inclusivo nell’area adriatica, contribuendo alla costruzione di comunità più consapevoli e coese”.
Dopo la tappa ravennate, la delegazione è stata ospite a Cesena il 24 gennaio per discutere assieme ai partner italiani di strategie, servizi e bisogni formativi. Alla giornata hanno partecipato diverse istituzioni e operatori regionali, che hanno potuto confrontarsi con altri stakeholder italiani e croati per ragionare insieme su obiettivi e contenuti di una formazione per l’inclusività.
Al centro dell’incontro il tema della formazione: “Adrinclusive – spiega Giorgia Battelli di Fondazione Maratona Alzheimer – ha messo subito in evidenza che il gap principale in questo campo, al di là di servizi e tecnologie, è di tipo culturale. Serve quindi lavorare sulla conoscenza e la consapevolezza per eliminare lo stigma della malattia e promuovere, anche nel settore del turismo, un approccio inclusivo. La disabilità che si determina con demenze e Alzheimer non ha bisogno tanto di strutture accessibili ma di rispetto ed empatia”.
“I prossimi passi – conclude Tommaso Zambon di Romagna Tech – saranno dedicati alla messa a punto dei moduli formativi che verranno sperimentati dai partner del progetto, con l’auspicio che possano poi essere accolti all’interno di percorsi formativi per gli operatori del turismo”.