Sport giovanile a Cesena, l’assessore Castorri: “Ci vuole un servizio di trasporto, i genitori non possono passare tutti i pomeriggi in auto”

Sarà un 2025 d’azione per il mondo dello sport cesenate. Ne è convinto l’assessore comunale competente Christian Castorri che nel riscontrare come «l’attività sportiva sia divenuta a tutti gli effetti un servizio indispensabile per le famiglie» ritiene che l’Amministrazione «abbia il dovere di creare le migliori condizioni perché si consolidi ancora di più per costruire nuove opportunità in futuro». Una convinzione alimentata dai dati: «Secondo l’ultimo censimento ufficiale, risalente a due anni fa - riporta Castorri - il 72% dei bimbi cesenati che frequentano la scuola elementare è iscritto anche a una o due associazioni sportive comunali. Se gli aggiungiamo anche i ragazzi di medie e superiori i numeri raddoppiano».

Impianti

Su questa crescente considerazione che l’attività sportiva riceve dai cittadini si muoveranno, pertanto, idee e progetti del Comune nell’arco dell’anno. Che sono state condivise con le associazioni ieri sera in un incontro privato nella sede del quartiere Ponte Abbadesse. L’incontro per l’assessore rappresenta «l’occasione per illustrare alle varie realtà del territorio il percorso che, nell’ambito di Cesena Sport City, ho intenzione di avviare per il 2025». Nell’ottica di costruire una strada nuova: «Nei primi anni – spiega Castorri – abbiamo focalizzato l’attenzione sugli impianti e questo ci ha permesso di creare nuove opportunità per i prossimi anni. Avremo, infatti, una nuova disponibilità di palestre: quelle delle scuole Anna Frank e Villa Chiaviche, il Carisport riqualificato e la palestra del campo di atletica. Soluzioni alle quali dovremo farci trovare pronti: identificando la migliore strategia per occupare questi spazi».

Da dettagliare, ma l’indirizzo della nuova strada che il Comune vorrebbe tracciare sembra delineato: «Serve un’opera di ottimizzazione della gestione di queste strutture da parte delle associazioni – dice Castorri –. Per realizzarla vanno modificate le modalità di assegnazione degli spazi». Un sistema sin qui basato sull’aggiudicazione pubblica che assicura una prelazione all’associazione già detentrice l’anno precedente della singola struttura. «Avendo spazi nuovi – fa notare l’assessore – diventa importante individuare requisiti consoni per la loro concessione».

L’obiettivo che, secondo l’assessore, può essere raggiunto «attraverso una nuova forma di collaborazione fra i soggetti coinvolti: non solo deve rinforzarsi il rapporto tra amministrazione e associazioni, ma anche fra le stesse associazioni. Devono nascere nuove forme di sinergia che portino i sodalizi impegnati nelle stesse discipline a confrontarsi l’un con l’altro per trovare soluzioni sempre più mirate». Un paradigma proiettato all’erogazione di un servizio «sempre più efficiente - rimarca - che permetta una migliore gestione delle risorse. Dal punto di vista politico è difficile attivare misure che rispondano alle molteplici diversità che contraddistinguono le varie realtà. Una maggiore comprensione e una più forte cooperazione fra le associazioni permetterebbero di incontrare più esigenze».

Un meccanismo in parte già avviato, ma che «interessa in prevalenza il mondo dell’agonismo - sottolinea Castorri - che vorremmo si estendesse alle altre sfere dell’attività sportiva per evitare che, non trovando risposte nelle istituzioni, alcune associazioni vengano meno al loro impegno compromettendo un servizio di comunità che, al giorno d’oggi, è indispensabile per le famiglie».

Trasporto

Le famiglie rimarranno le principali destinatari delle future manovre di collaborazione fra l’amministrazione comunale e il mondo associazionistico.

«Non possiamo costringere i genitori a trascorrere pomeriggi e fine settimana interi in auto per portare i figli ad allenamenti o partite - sostiene Castorri - serve un servizio di trasporto che consenta ai ragazzi di muoversi verso gli impianti in autonomia. Scongiurando così uno dei fattori più determinanti dell’abbandono dello sport da parte dei giovani».

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