Sorrivoli, l’organo del 1856 nella chiesa semicrollata risorge a nuova vita e torna a suonare

Cesena

Terminato il restauro, un antico organo, ora tornato come nuovo, suonerà per il concerto inaugurale dell’8 dicembre, nella chiesa del castello di Sorrivoli.

Si tratta di un pregevole “Orsi e Sarti” dell’anno 1856, di scuola bolognese. Si trovava nella chiesa di San Giovanni Battista in Casale, piccola frazione sulle prime colline cesenati, che è stata chiusa per il cedimento del tetto.

Dal 2006 l’organo era quindi stato depositato, dopo essere stato smontato, in un ripostiglio nella canonica di Calisese, ma versava in stato di abbandono.

Era stato fabbricato a suo tempo con estrema competenza e testimonia la persistenza sul territorio romagnolo di piccoli strumenti portatili, altrove già scomparsi da decenni a favore dei più grandi organi da chiesa, stabili nella loro collocazione a muro.

Lo strumento può essere adesso definito in buono stato di conservazione (originariamente era in tonalità verde chiaro, mentre attualmente è di tinta marrone legno) ed è integro in ogni sua parte.

Particolarità di questo organo sono la tenda quaresimale dipinta con un trofeo di strumenti musicali che copre la facciata dello strumento e la presenza di un’ancia (lamella flessibile) tra i nove registri sonori.

Il salvataggio

Il restauro è stato eseguito dalla ditta “Dell’Orto e Lanzini” di Dormelletto, in provincia di Novara, e in particolare dall’organaro Massimo Lanzini. È stato finanziato in parte anche con fondi Cei, grazie alla collaborazione tra l’allora sovrintendente Bolognesi e l’ufficio dell’arte sacra della diocesi.

Anche a Longiano è presente un antico organo “Orsi e Sarti”, purtroppo in disuso, nella chiesa parrocchiale.

Il salvataggio va ascritto alla tenacia di un grande appassionato e suonatore di questi strumenti musicali storici. «Nel 2022, durante il mio operato da sovrintendente per la diocesi di Cesena-Sarsina - ricorda Nikolas Bolognesi - assieme al parroco don Pasquale Gentili di Sorrivoli abbiamo deciso di collocare l’organo nella chiesa dell’antico castello, dove ora suonerà egregiamente. Ci sono voluti anni, ma per tutti e per me in particolare è una grande soddisfazione e un grande risultato aver riportato in vita uno strumento abbandonato, così grazioso e unico nel suo periodo».

Concerto inaugurale

Si terrà l’8 dicembre, alle 17, il concerto inaugurale post-restauro, con una breve presentazione dello strumento.

Suonerà lo stesso Bolognesi, che eseguirà brani di Zipoli, Frescobaldi, Bach, Vivaldi, Storace, Scarlatti, Walther e Valeri e una piccola composizione, “Preludio Corale e Fuga”, dedicata a Sorrivoli e al restaurato organo del maestro Giovanni Bartoli.

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