“Scuola bianconera”: nuovo progetto di educazione e sport col Cesena Fc
Scuola e sport devono procedere di pari passo nel processo di formazione ed educazione dei più giovani. Dimostrare e consolidare questo binomio è l’obiettivo cardine di ‘Scuola Bianconera’, il nuovo progetto didattico che, trovando l’appoggio del Comune, il Cesena Fc, supportato dal main partner E.Co Energia Corrente, ha deciso di portare nelle scuole medie cittadine. Un percorso nel quale gli studenti potranno confrontarsi con giocatori, giocatrici, membri dello staff ed esperti di sociale, legalità e salute.
I temi
Partirà la prossima settimana, durerà per tutto l’anno scolastico e sta già riscontrando successo. «Ho già ricevuto molte telefonate da parte dei presidi - dichiara Claudia Gatti, responsabile marketing del Cesena Fc - Le prime date saranno il 15 e il 23 ottobre alla scuola Sacro Cuore dove inizieremo con il percorso intitolato ‘Scuola di tifo’ per formare i tifosi del futuro. Saranno presenti il capitano Giuseppe Prestia e Tommaso Berti in rappresentanza anche del nostro vivaio».
Il calcio apparirà, quasi, un mero pretesto per avvicinare gli studenti ad altri aspetti sociali. «A novembre - dice Gatti - nelle aule dell’istituto Anna Frank parleremo di legalità affrontando le piaghe bullismo e cyberbullismo con il contributo di una psicologa e della polizia postale». Parteciperà al progetto anche E.Co Energia Corrente: «Il nostro compito - afferma il dg Vincenzo Maria De Rosa - sarà portare all’attenzione dei ragazzi la rilevanza sociale del risparmio energetico. Gli adolescenti di oggi sono coloro che vivranno maggiormente il cambiamento climatico: attivarsi vuol dire fare qualcosa di utile per il loro futuro». Sulla partnership con il club calcistico dice: «Avere realtà come il Cesena Fc attente alla sostenibilità, al sociale e al rispetto della governance è fondamentale per il territorio».
Obiettivi
La società bianconera ha trovato l’immediato avvallo dell’Amministrazione. «Scuola Bianconera - evidenzia l’assessora alla Scuola Elena Baredi - dimostra che lo sport è educazione». Sull’obiettivo: «La società entrerà nelle classi con giocatori, giocatrici ed esperti di tematiche legate allo sport e ai suoi stili di vita; così da legare sempre di più questi due mondi». Riconoscenza e integrazione nella comunità sono i motivi che hanno mosso il Cesena: «L’idea - precisa il dg del club Corrado Di Taranto - si fonda sulla consapevolezza che una società di calcio debba restituire al territorio e alla città i valori che rappresenta. I calciatori possono diventare un veicolo per mandare messaggi alle fasce più giovani perché, spesso, incarnano dei modelli di riferimento. Con questo genere di contributi è più facile che i ragazzi tornino a casa con dei ricordi». Per l’assessore allo Sport Castorri l’iniziativa si innesta «Nel percorso iniziato nel 2019 che ha rimesso l’attività motoria al centro del panorama cittadino. Prima ristrutturando molte infrastrutture e oggi appoggiando con grande entusiasmo questo modello educativo».