Savignano, le ex dipendenti dell'Eden si ritrovano dopo trent'anni
Ci sono voluti una ventina di giorni, un po’ di telefonate, qualche annuncio e soprattutto un efficace passaparola ma alla fine la missione è riuscita: “quelle dell’Eden” si sono ritrovate a distanza di decenni per una rimpatriata in pizzeria. La camiceria Eden, fondata da Vladimiro Buratti e Manlio Sapignoli a fine anni ‘60, non esiste più dagli anni ‘90, «Quando chiuse noi dipendenti andammo ciascuna per la propria strada. Con alcune siamo rimaste amiche, con altre non ci vedevamo più da allora», racconta Franca Neri, una delle organizzatrici della rimpatriata.
«In molte avevamo 16-17 anni quando cominciammo a lavorare all’Eden - racconta - erano altri tempi, allora ti venivano a cercare a casa per offrirti un lavoro e ci si sentiva fortunati a lavorare in un posto così: una fabbrica, orario di 8 ore, ferie, stipendio regolare. Nel periodo di massimo lavoro eravamo un’ottantina di dipendenti. Molte di noi hanno lavorato lì per più di trent’anni». Inizialmente all’Eden si confezionavano solo camicie da uomo, poi arrivò anche una piccola produzione da donna e nell’ultimo periodo una parte delle dipendenti venne dedicata a lavorazioni commissionate da La Perla di Bologna. Una collaborazione che una volta chiusa l’Eden alcune dipendenti portarono avanti dando vita alla Mirage.
Mentre Franca Neri racconta di quegli anni si percepisce l’affetto per quella esperienza lavorativa e per le persone con cui aveva condiviso quegli anni di lavoro. La voglia di incontrarsi di nuovo ha dato lo spunto per organizzare la rimpatriata che si è tenuta giovedì sera al ristorante il Grottino a Savignano. «È stato bello ritrovarsi - racconta - eravamo una trentina, abbiamo cercato di raggiungere tutti, ma dopo tanti anni non è stato facile, magari qualcuno che avrebbe voluto partecipare non lo ha saputo ma abbiamo fatto il possibile». «Con alcune non ci vedevamo da davvero tanti anni, adesso siamo tutte sulla settantina, ma ci siamo riconosciute subito, nonostante le fisionomie cambiate, i volti invecchiati e il giro vita un po’ meno stretta», aggiunge con una risata.